Capraia si conferma un’isola straordinaria per la biodiversità. Dopo il ritorno della foca monaca la scorsa estate, circa 70 anni dopo gli ultimi avvistamenti, si è aggiunta un’altra straordinaria novità: la prima nidificazione del Falco Pescatore nell’Arcipelago Toscano dopo 90 anni. L’ultima nidificazione qui sicuramente documentata infatti risale a prima del 1930 a Montecristo, anche se ci sono informazioni, non validate scientificamente, che lo vorrebbero ancora nidificante nella stessa isola nel 1950.
Grazie ai nidi artificiali del progetto “Falco pescatore”
L’accertamento della nidificazione è stato fatto ieri direttamente dal presidente del Parco dell’Arcipelago Toscano Giampiero Sammuri, esperto della specie ed ideatore del progetto “Falco pescatore”. Sammuri con un sopralluogo accompagnato dal tecnico faunistico Vincenzo Rizzo Pinna ha potuto osservare una coppia in nidificazione con tre uova deposte su uno dei nidi artificiali posizionati nella costa occidentale dell’isola.
“È un’emozione incredibile – sottolinea il presidente Sammuri – dedico questo eccezionale avvenimento alla memoria del mio amico Jean-Luc Chiappini, che, quando iniziammo il progetto, era presidente del Parco regionale della Corsica. Insieme ci eravamo dati proprio questo obbiettivo: creare un popolazione nidificante nella costa meridionale della Toscana da congiungere con quella Corsa attraverso l’Arcipelago Toscano.”
Il bellissimo evento è il frutto del lavoro di anni di collaborazione nell’ambito del progetto dedicato, e in particolare dell’allestimento di nidi artificiali, realizzato con l’aiuto dei tecnici del Parco regionale della Corsica, che si sono arrampicati per costruire i nuovi nidi e con il supporto logistico dell’elicottero dei Vigili del Fuoco, che ha trasportato i materiali.
Solo 7 le coppie di Falco pescatore in Italia
Ad oggi in Italia sono solo sette le coppie di Falco pescatore nidificanti, di cui sei con quella di Capraia si trovano in Toscana: una nel Parco della Maremma, due nella riserva regionale della Diaccia Botrona di Castiglione della Pescaia, una nell’oasi WWF di Orbetello e una in quella di Orti Bottagone.
Il presidente Sammuri, per tutelare la schiusa delle uova, ha emesso un’ordinanza in vigore fino al 7 giugno, con cui si vieta l’accesso a una distanza inferiore ai 300 metri dal nido, ed in particolare nel tratto di mare compreso tra Punta del Recisello a nord e Punta della del Fondo a sud, nella costa occidentale di Capraia