Il Corridoio Vasariano riaprirà nel maggio del 2024, in occasione dell’anniversario della strage dei Georgofili, avvenuta nella notte tra il 26 a il 27 maggio 1993.
Lo ha annunciato il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, a margine di una conferenza stampa per annunciare la donazione di un milione di euro che sarà impiegato proprio per il nuovo allestimento del Vasariano da parte della Edwin L. Wiegand Foundation rappresentata a Firenze da Raymond Avansino Chair and Chief Executive Officer e da Marisa Avansino Co-Vice Chair and President.
“Oggi entriamo nella fase finale dei lavori” per la riapertura del Corridoio Vasariano, ha detto Eike Schmidt “perché molte delle misure di adeguamento alle esigenze anti incendio e di climatizzazione e anche dell’adeguamento alle norme dell’accessibilità sono già completate e quindi siamo ora pronti a finire, mettere gli ultimi ritocchi, sul lavoro strutturale e sul lavoro impiantistico e poi iniziare con l’allestimento”.
Schmidt ha detto che la prospettiva è di “inaugurare il Corridoio Vasariano per l’anniversario dei Georgofili l’anno prossimo”.
Il nuovo allestimento del Corridoio Vasariano
Nel “nuovo” Corridoio Vasariano non saranno esposti dipinti, per espresso divieto da parte dei Vigili del Fuoco di introdurre materiale infiammabile.
Verrà invece finalmente riportata alla luce la formidabile raccolta di antiche epigrafi marmoree greche e romane degli Uffizi, rimasta fino ad oggi chiusa nei depositi.
Si tratta di quasi trecento iscrizioni in marmo, greche e latine, che costituiscono il nucleo principale del museo epigrafico granducale costituito tra Sei e Settecento, con poche aggiunte del primo Ottocento.
Con l’aggiunta di sculture ellenistiche e romane, proprio come avveniva nell’ ‘originale’ Vasariano, il Corridoio diventerà così, in larga parte, un nuovo e appassionante percorso archeologico.
Ma non solo: al suo interno ospiterà anche gli affreschi cinquecenteschi (staccati e messi in deposito nell’Ottocento) che un tempo decoravano la parte esterna del passaggio nel tratto affacciato sul giardino di Boboli.
Nel corso dell’ultimo secolo, questa struttura architettonica unica è stata colpita da due eventi drammatici della storia di Firenze: il passaggio della seconda Guerra Mondiale, con le distruzioni da parte delle truppe naziste che sconvolsero il 4 agosto 1944 gli edifici sulle due rive dell’Arno alle estremità di Ponte Vecchio e causarono il crollo di parte del Corridoio stesso; l’esplosione mafiosa il 29 maggio 1993, che causò la morte di cinque cittadini e gravi danni alla galleria degli Uffizi e al suo patrimonio.
Per queste ragioni nel Vasariano – in corrispondenza dei luoghi funestati da quei tragici episodi – saranno collocati due memoriali che offriranno testimonianza di queste tragedie e saranno di monito per il futuro.