Si intitola “Vannuccio Faralli, antifascista, resistente e costituente. Un toscano protagonista del ‘900” la mostra che si è aperta ieri nella sede del Consiglio regionale della Toscana, a Palazzo del Pegaso a Firenze, dedicata a valorizzare e diffondere il ricordo del militante e politico, nato a Cortona nel 1891 e scomparso a Genova nel 1969.
La storia di un grande antifascista toscano
L’esposizione, promossa dall’ANPI di Cortona, è aperta al pubblico fino al 3 febbraio dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 13. La mostra comprende circa 90 foto, una decina di documenti autografi, video e un busto, copia in gesso del bronzo scoperto il 5 giugno 2004 nel paese natale di Monsigliolo, che ripercorrono le fasi salienti della sua vita privata, imprenditoriale e politica.
“La mostra racconta la storia di un grande antifascista toscano, di cui vogliamo celebrare l’impegno durante gli anni della guerra e che lo portò a diventare sindaco di Genova e poi costituente – ha spiegato il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo – lo vogliamo fare perché nell’Assemblea legislativa regionale stiamo per approvare una norma che finanzierà iniziative per ricordare gli 80 anni dalla liberazione nazifascista”.
“Il compito delle istituzioni, quando iniziano a mancare protagonisti di quell’epoca storica, è quello di essere amplificatori di memoria – ha continuato Mazzeo – di costruire le condizioni per cui un ragazzo che oggi ha 15 anni possa conoscere e valutare quanto accaduto, le barbarie, le violenze che la guerra porta con sé. Attraverso queste foto, alcune davvero stupende, ricordiamo un grande uomo, ma anche un tempo difficile che ha vissuto il nostro paese e la fase di ripartenza post bellica”.
Una vita spesa per la libertà
Vannuccio Faralli, dopo la partecipazione alla Grande Guerra, abbracciò l’ideale socialista e fu giovane protagonista delle lotte sociali a Cortona, da cui fu costretto a fuggire per la persecuzione fascista nei suoi confronti. Nel 1943 fu impegnato nella ricostruzione del Partito Socialista in Italia insieme a Nenni e Pertini. Ebbe poi esperienza di governo negli anni del primo Centro-Sinistra.
Di Faralli come un personaggio simbolo del Novecento, ma allo stesso tempo molto attuale, ha parlato il consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli. “Cortonese di nascita e genovese di adozione – ha detto Ceccarelli – Faralli è stato un socialista antifascista che ha vissuto attivamente la sua vita politica, ma anche di giornalista e di imprenditore, attuando valori di eguaglianza, giustizia sociale e pacifismo. Aveva attraversato due guerre da resistente, è stato imprigionato, torturato, ma ha lottato per i suoi ideali e per riconquistare la libertà”.