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Il Chianti gioca d’anticipo e saluta il 2022 con lo sbarco sul mercato

L’Academy Latam – Wine and Food experience approda in Sud America: in tour tra Colombia e Messico per poi puntare alla Cina in febbraio

Un’immagine di Chianti Lovers 2020 – © Consorzio Vino Chianti

Il conto alla rovescia è già partito. Pochi giorni ancora e dal 1 gennaio 2022 la nuova annata del Chianti approda sugli scaffali delle enoteche e della GDO. Una necessità a fronte del calo di produzione di circa il 30-35% registrato nei mesi addietro e della successiva scarsa disponibilità di bottiglie nei supermercati e nei wine shop. La Regione Toscana, con una delibera proposta dall’assessore regionale all’Agricoltura Stefania Saccardi, ha anticipato di due mesi lo sbarco sul mercato dell’annata 2021 venendo incontro alle esigenze dei produttori e soprattutto del Consorzio che non volevano lasciare il mercato sprovvisto di referenze nei primi mesi del 2022.

Ringraziamo la Regione Toscana per aver accolto la nostra richiesta – commenta il direttore del Consorzio Vino Chianti Marco Alessandro Bani -. L’anticipo dell’immissione sul mercato è necessario per evitare scarsità di prodotto in vendita alla luce del calo della produzione causata dalla gelata dello scorso aprile e dalla successiva siccità. La domanda di prodotto sta continuando ad aumentare e non potevamo lasciare il mercato e gli scaffali della grande distribuzione senza vino Chianti”.

Le giacenze previste per fine 2021 erano stimate al minimo dal 2005 a oggi. Al tempo stesso le uve del Chianti hanno registrato quotazioni fra i 90 e i 105 euro al quintale a fronte dei 55- 70 euro del 2020. Alla luce di questi dati e di prezzi cresciuti del 25% il Consorzio non poteva lasciare il mercato senza prodotto a vantaggio dei diretti concorrenti.

L’anticipo di due mesi potrà essere adottato in modo volontario da parte delle aziende. Le produzioni dovranno aver già acquisito le caratteristiche qualitative previste dal disciplinare di produzione con riferimento al vino Chianti, anche con la menzione Superiore e ai vini Chianti con riferimento alle sottozone. Un vantaggio indubbio per il consorzio che conta circa 3.000 aziende su una superficie vitata di circa 15.500 ettari. Ogni anno la produzione si aggira sui 100 milioni di bottiglie.

Sala degustazione di vino del Consorzio Chianti – © Consorzio Vino Chianti

Accogliamo con soddisfazione l’anticipo dell’immissione sul mercato dell’annata 2021 del Vino Chianti. Così sarà salvaguardata la presenza di un’eccellenza toscana sugli scaffali della grande distribuzione” sottolineano il presidente di Confagricoltura Toscana Marco Neri e il presidente della federazione vitivinicola di Confagricoltura Toscana Francesco Colpizzi. Una decisione che cerca di offrire un aiuto concreto ai coltivatori, penalizzati non poco in quest’ultimo anno.

Purtroppo gli eventi meteorologici di quest’anno – aggiungono Neri e Colpizzihanno ridotto la produzione e il conferimento delle uve tra il 30 e il 35%, mentre la richiesta di prodotto continua a crescere. Era dunque necessario anticipare l’immissione sul mercato dell’annata appena imbottigliata per frenare l’aumento dei prezzi e salvaguardare le importanti quote di mercato del Chianti”.

La Chianti Academy in tour in Colombia e Messico

Nell’attesa dello sbarco dell’annata 2021, il Consorzio ha debuttato a Medellin, in Colombia, e prosegue per un tour nell’America Latina con la Chianti Academy. Uno spin off che si propone di far conoscere nel mondo il vino Chianti. La ‘Chianti Academy Latam – Wine and Food experience’ punta su un momento formativo della degustazione con una trentina di etichette di Chianti e Chianti Riserva, a cui segue l’abbinamento con il cibo e successivo assaggio.

Dopo le tappe a Medellin e Panama City ad anno nuovo la ‘Chianti Academy Latam – Wine and Food experience’ sarà in Messico e in Cina, a metà febbraio. Il tour si rivolge a un pubblico professionale, dove accanto alle nozioni tecniche si punta pure sull’esperienza immersiva.“Abbiamo lanciato questo nuovo format sulla scia del successo della Chianti Academy – commenta il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi -. Questo spin off debutta con numerose tappe nei Paesi dell’America del Sud con l’obiettivo di creare le condizioni per essere sempre più presenti su un mercato che riteniamo strategico”.

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