Partita la Chianti Classico Collection, anteprima delle nuove annate del Gallo nero alla Stazione Leopolda di Firenze. Presenti 218 cantine, per 790 etichette in degustazione, di cui 194 Chianti Classico Riserva e 185 Gran Selezione. Sono 40 i campioni in anteprima della vendemmia 2024. Sarà possibile degustare 35 oli extravergine di oliva Dop Chianti Classico.
Martedì 18 l’apertura al pubblico della manifestazione ad appassionati e wine lover, che potranno anche partecipare ad alcuni wine tour, con la guida di esperti del settore. Una edizione, la 32ma, che mette al centro il tema della sostenibilità.
Davvero lunga la lista delle cantine partecipanti alla Collection, da Antinori al Castello di Ama, da Felsina a Nittardi, da Pieve di Campoli a Tenuta di Nozzole, da Ricasoli a Querciabella, passando per la Famiglia Cecchi, l’Erta di Radda, o Tenuta di Carleone, grandi e piccole realtà insieme, spaziando per tutti i vari territori della denominazione.
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Produzione in crescita, vendemmia di qualità
“Sono molto soddisfatto della vendemmia 2024 – dichiara il presidente del consorzio Giovanni Manetti – la sanità delle uve portate in cantina è stata perfetta, e noi produttori di Chianti Classico saremo ripagati dalle fatiche di una lunga raccolta con dei vini particolarmente eleganti e freschi, con uno stile che ricorda le grandi annate degli anni ’90”.
Una produzione in crescita, intorno ai 300mila ettolitri, come non si vedeva dal 2019, con una vendemmia di qualità che per freschezza ed eleganza ricorda le annate degli anni ’80 e ’90, e vendite stabili in linea con quelle del 2023. E’ il ‘bilancio‘ del 2024 per il consorzio del Gallo nero che emerge dalla Chianti Classico Collection.
“Il Chianti classico gode di buona salute – ha sottolineato Manetti -, il fatturato globale della denominazione è cresciuto del 2,5% e il prezzo medio della bottiglia è aumentato del 6%. Buone notizie per la remunerazione dei produttori, grazie all’investimento sulla qualità che da anni portiamo avanti e alla bontà della strategia di valorizzazione che sta aiutando le imprese sui mercati”.
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Per Manetti, “certo la situazione attuale presenta criticità e incertezze per i timori di dazi Usa, la congiuntura internazionale, e per le spinte salutiste nei confronti del vino. I viticoltori chiantigiani sono ben attrezzati ma è importante la vicinanza delle istituzioni”.
Centinaio: vino ambasciatore del Made in Italy
Un appello subito raccolto dal vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato: “in questo momento storico bisogna che politica e istituzioni siano vicine a territori e produttori. Preoccupano non solo gli annunci Usa ma le notizie sui dazi per il nostro vino nel mondo, dal Brasile alla Cina e Taiwan. Ma anche la questione etichetta su cui l’Irlanda sta insegnando cosa non si deve fare. Il vino è il territorio, è ambasciatore del Made in Italy e dell’ agroalimentare, è un patrimonio del nostro paese e va protetto”.
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Giani: il gioco di squadra fondamentale
Per il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, presente alla manifestazione: “Nessun ottimismo a buon mercato per i risultati del Chianti classico, e dovete sentire il sostegno delle nostre istituzioni. Sono convinto che sui dazi Trump rimarrà molto alle parole. Il gioco di squadra resta comunque fondamentale e le istituzioni ci sono“.
Export, gli Stati Uniti sempre primo mercato
Sul fronte dell’export, per il Gallo nero gli Usa si confermano il primo mercato, assorbendo il 36% e registrando un aumento dei volumi venduti, che ha visto un’accelerazione soprattutto nell’ultimo trimestre del 2024. Al secondo posto il mercato interno, in Italia trova infatti sbocco un quinto delle bottiglie vendute di Gallo Nero (20%). Poi stabile, al terzo posto, il Canada (10%), seguito dal Regno Unito che si attesta al quarto posto (7%).
Sostenibilità per guardare al futuro
E’ la sostenibilità al centro della nuova edizione della Chianti Classico Collection anche nella scelta dei materiali per la realizzazione dell’evento: con allestimenti pensati per essere riutilizzati e costruiti con materiali di recupero e la limitazione dell’uso della plastica e della carta.
La sostenibilità, ambientale, sociale e culturale, è alla base anche di un protocollo, composto da 58 regole, a cui il consorzio del Chianti classico sta lavorando. “La sostenibilità è una nuova lente attraverso cui guardare il nostro territorio – dichiara il direttore del consorzio Carlotta Gori – già oggi l’attenzione e la cura verso il territorio è molto alta, ma come tutti, abbiamo dei margini di miglioramento. Credo che un punto focale del nostro protocollo sia proprio quello di guardare al nostro territorio con occhi nuovi: la sostenibilità culturale, che ci contraddistingue da secoli, è più che mai attuale, e vogliamo renderla intellegibile anche per il consumatore, mettendo in etichetta dei vini di chi si certificherà un simbolo dedicato”.
Manetti: difendere il territorio del Gallo Nero
Il presidente del consorzio Giovanni Manetti ha sottolineato che “l’anno scorso abbiamo celebrato il nostro centenario, i 33 viticoltori padri fondatori del consorzio avevano due obiettivi, quello della promozione e quello della difesa dei nostri prodotti. A distanza di 100 anni gli obiettivi che ci tengono insieme sono sempre gli stessi. Nel frattempo i produttori sono saliti a 500 e stiamo insieme per promuovere e difendere il vino. Ma il concetto della difesa va ampliato e diventa indispensabile la cosa più preziosa che abbiamo, che dona unicità ai nostri vini, che è il territorio: ovvero l’ambiente, il paesaggio e le comunità locali. È quindi sempre più importante e urgente essere sostenibili, perché sostenibilità vuole dire continuità, è il nostro obiettivo“.
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Saccardi: sostenibilità, scommessa eccezionale
Per Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana e assessore all’agricoltura, presente alla kermesse del Gallo nero, “la scelta sulla qualità e la sostenibilità da parte della denominazione è una scommessa eccezionale. L’agricoltura è il migliore presidio a difesa dell’ambiente e del paesaggio. Ed è giusto porre attenzione alla sostenibilità in una regione come la Toscana che ha il primato per il bio”.
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Nel corso della rassegna il Consorzio ha deciso di proporre Thomas Ilkjaer come Chianti Classico Honorary ambassador per la Danimarca.