Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato ha annunciato il trasferimento nei suoi spazi dell’imponente archivio-biblioteca di Lara-Vinca Masini, nota storica d’arte e critica militante fiorentina scomparsa il 9 gennaio scorso a Firenze.
“Ho scelto il Pecci – dichiarò la Masini al momento della donazione – perché credo che sia, sia stato e sarà l’unico centro regionale toscano per l’arte contemporanea. Il CID del museo è una realtà importantissima e desidero che dopo la mia morte i miei libri vi trovino casa”.
Il CID/Arti Visive del Museo Pecci
Nato nel 1984 in seno al Comune di Prato e successivamente confluito nel Centro Pecci, il CID/Arti Visive è una risorsa unica e preziosa in Toscana, che conta circa 66.000 volumi e un’emeroteca con oltre 300 riviste, grazie ai Fondi acquisiti nel corso degli anni.
Con il trasferimento del lascito Masini il museo pratese incrementa notevolmente il proprio patrimonio documentale e amplia la sua vocazione scientifica e la sua natura d’istituzione per lo studio, la ricerca e la produzione culturale.
L’arrivo dell’archivio Masini sarà occasione per una ristrutturazione dei suoi spazi, con 700 mq di sale di lettura e consultazione che verranno riaperte al pubblico di studenti e studiosi italiani e internazionali nel prossimo anno, con la finalità di rendere sempre più accessibili i materiali raccolti e conservati.
Il lascito di Lara-Vinca Masini
I materiali del lascito Masini seguono l’ordine concepito dalla studiosa fiorentina e sono articolati in sezioni tematiche, movimenti artistici, critica e pubblicistica d’arte e d’architettura.
Sono incluse le mostre d’arte con pubblicazioni e documenti di oltre 8000 artisti e più di 2000 titoli di collettive e le grandi rassegne; architettura e arti applicate, con materiali di oltre 700 architetti, materiali e titoli di design, movimenti artistici con titoli di Art Nouveau, Futurismo, Arte Programmata, Poesia Visiva e Concreta.
Centinaia di pubblicazioni di storia e critica dell’arte, arte e politica, riviste d’arte con circa 1200 numeri periodici; volumi, manifesti e documenti a corredo di mostre e pubblicazioni della stessa Masini, un migliaio di grafiche, 300 manifesti, 180 piccole opere e oggetti d’autore.
Un patrimonio artistico e culturale di grande interesse che non solo sarà messo a disposizione degli studiosi ma, attraverso particolari iniziative, sarà fatto conoscere anche a un pubblico sempre più vasto.