La Compagnia popolare del Bruscello Poliziano è al lavoro per mettere in scena “Lorenzo il Magnifico. Il Poliziano alla corte dei Medici”, la cui rappresentazione è in programma dal 12 al 15 agosto sul sagrato della cattedrale di Santa Maria Assunta in piazza Grande a Montepulciano.
Le prove si stanno svolgendo presso la sede associativa, con una particolare attenzione al coro e ai solisti, sotto la direzione musicale del giovane Maestro Ymar Caguing che ha preso le redini della composizione musicale del Bruscello, sotto le indicazioni del predecessore Alessio Tiezzi.
“Quando la Compagnia Popolare mi ha proposto di occuparmi della direzione musicale del Bruscello – ha dichiarato il Maestro – è stata una scelta difficile, ma ho accettato volentieri. Pur abitando a Castiglion del Lago, avevo sempre sentito parlare del Bruscello, ma senza approfondire l’argomento. La composizione del Bruscello è diversa rispetto a ciò che si insegna al conservatorio o in accademia. È una compagnia popolare, formata da persone che non leggono la musica, che fanno altro nella vita. Il compito più difficile, in una situazione del genere, è cercare di scrivere qualcosa che possa sposarsi bene con le peculiarità dei solisti e del coro, ma che non sia noioso e che piaccia sia ai bruscellanti che al pubblico. Una cosa molto bella che è accaduta, durante le prove, è che alla fine la maggior parte dei coristi se ne andava canticchiando le melodie che avevo scritto: per un compositore questo è molto gratificante.”
Alcuni dei brani composti da Ymar Caguing per l’edizione 2023 del Bruscello sono stati presentati durante l’anteprima che si è svolta a Montepulciano lo scorso 21 maggio. Nell’occasione una parte del coro ha proposto alcuni brani tratti dal primo atto.
“L’anteprima è stata molto importante per dare al coro l’impatto con il pubblico. – continua a spiegare il direttore musicale – È stato un primo assaggio di quello che sarà il Bruscello di quest’anno e ha consentito al coro di cantare davanti a una platea di persone che non conoscevano. La composizione procede bene, siamo quasi in dirittura d’arrivo. La scrittura delle parti corali è a una voce, per permettere e facilitare la memorizzazione dei canti, perché poi quando saremo in piazza i coristi non avranno spartiti né suggeritori, sarà tutto a memoria. Il compositore deve tenere conto anche di questi aspetti per facilitare il lavoro alla compagnia popolare.”
La storia del Bruscello
La Compagnia popolare del Bruscello è nata nel 1939 con lo scopo di divulgare anche a Montepulciano e nel territorio circostante l’attività di una Compagnia di paesani che cantavano le loro storie nelle campagne intorno alla città.
Il primo impatto della Compagnia con un pubblico più numeroso ebbe luogo in un piccolo teatro cittadino nel lontano 1924, gli interpreti, tutti rigorosamente contadini ripresentarono con i loro nomi e cognomi, ma anche con i soprannomi con i quali erano conosciuti nelle campagne: Bruno del Bersaglio, Nello di Canapone, Gino di Tuto, Silvio di Casalvento, Fagiolino di Tarquino ed altri.
Il Bruscello è una forma di teatro popolare e contadino, tipicamente toscano, recitato e cantato da attori non professionisti.
È una rappresentazione, a volte epico-drammatica, a volte farsesca, di episodi della vita di tutti i giorni, creati da immaginazioni popolari o da fatti realmente accaduti, tratti della storia o della letteratura. La parola bruscello deriva da arboscello, broscello, bruscello.
Il tema della manifestazione, che mescola canto e recita, varia di anno in anno. Soggetti, testi e sceneggiatura si devono tutti alla creativa spontaneità dei bruscellanti.
