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Il 30 ottobre si inaugura la 44esima stagione dell’Orchestra della Toscana, sul podio Diego Ceretta

Al Teatro Verdi di Firenze in programma due capisaldi del repertorio sinfonico ottocentesco con Beethoven e Mendelssohn e l’enigmatico “Concerto per violino” di Schumann, replica a Pisa il 31 ottobre

Diego Ceretta - © Marco Borrelli

Mercoledì 30 ottobre prende il via al Teatro Verdi di Firenze la 44esima stagione concertistica dell’Orchestra della Toscana. 

Il concerto inaugurale è il primo dei cinque appuntamenti di stagione con Diego Ceretta il direttore principale: un talento che negli ultimi mesi ha arricchito la sua esperienza professionale, già significativa, con debutti notevoli e successi eclatanti.

Il programma che Ceretta propone è incentrato su due capisaldi del repertorio sinfonico ottocentesco, pagine che intendono raffigurare in suoni soggetti letterari e scene di natura.

Si tratta dell’ouverture Egmont di Ludwig van Beethoven, ispirata dal dramma omonimo di Goethe, e la Sinfonia Scozzese di Felix Mendelssohn, che mette sul pentagramma le impressioni suscitate nel compositore dal brumoso paesaggio della Scozia. Partitura a suo modo sperimentale con i movimenti standard saldati in un unico arco poetico, anziché separati.

In programma anche il Concerto per violino e orchestra di Robert Schumann, tra le pagine più enigmatiche e meno comprese della storia della musica. Scritto nel 1853, pochi mesi prima che il compositore finisse in manicomio (dove morì tre anni dopo). Non piacque all’amico, il grande virtuoso dell’archetto Joseph Joachim a cui era stato dedicato, e dispiaceva pure alla moglie di Schumann, Clara, pianista insigne. Entrambi lo giudicavano un’opera discontinua che alternava momenti molto espressivi ad altri rigidi e arzigogolati. Perciò restò inedito e ineseguito fino al 1937, ottantaquattro anni dopo la stesura.

A suonarlo sarà Frank Peter Zimmermann, uno dei maggiori violinisti del nostro tempo, che imbraccerà il suo Stradivari “Lady Inchiquin” datato 1711.

Nato nel 1965 a Duisburg, in Germania, Zimmermann ha iniziato a suonare il violino all’età di cinque anni, tenendo il suo primo concerto con orchestra quando ne aveva soltanto dieci. Ha studiato con Valery Gradov, Saschko Gawriloff e Herman Krebbers. È unanimemente considerato come uno dei più importanti violinisti della sua generazione.

Dopo l’inaugurazione al Teatro Verdi di Firenze il concerto replica il giorno successivo al Teatro Verdi di Pisa nell’ambito della stagione de “I concerti della Normale”.

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