Si chiamano big data: si tratta di quella mole di informazioni legata a ogni fase della vita quotidiana, dall’uso dei social ai sensori installati sul territorio, dagli occhi elettronici che vegliano sul traffico ai tornelli d’accesso nei luoghi pubblici. La gestione di questo patrimonio informativo, con tutte le ricadute da un punto di vista di sviluppo, ritorno economico e sostenibilità, è al centro della transizione digitale e la Toscana, rispetto ad altre regioni italiane, gioca d’anticipo.
Il progetto “Smart Region Toscana”, nato un anno e mezzo fa grazie alla collaborazione della Regione con il comune di Firenze e Anci Toscana, è stato presentato all’Internet Festival di Pisa: di fatto una piattaforma, in fase demo, di acquisizione dati di varia natura e da varie fonti che tutti i Comuni toscani potranno utilizzare, ciascuno con un ambiente dedicato per acquisire e analizzare quei dati e presentarli poi su cruscotti personalizzati di monitoraggio.
Tutto ciò è possibile grazie ad una infrastruttura che già esiste sul sistema cloud toscano: quel cloud centralizzato per i servizi della pubblica amministrazione, di cui la Regione si è dotata anni fa. Ora si sta pensando al potenziamento di questo spazio di archiviazione per affrontare la transizione digitale con tutti gli strumenti necessari.
“Naturalmente – ha commentato l’assessore all’innovazione della Toscana, Stefano Ciuoffo – con i dati a disposizione occorre poi sviluppare servizi. Altrimenti sarebbe un esercizio fine a stesso. Lo stesso vale per le infrastrutture di connettività: una volta allestite vanno usate per disseminare la rete di strumenti, e penso per primi a quelli della pubblica amministrazione, a disposizione degli utenti, cittadini o imprese che siano. Gli stessi cittadini e imprese vanno poi aiutati ad acquisire le competenze per poterli sfruttare al meglio”.
Se l’Italia è quartultima in Europa nel ranking Desi in termini di avanzamento digitale nella società e nell’economia, la Toscana conferma di avere una marcia in più: è sesta in Italia, quindi sopra la media nazionale. Notevoli i passi avanti fatti per connettività e servizi on line della pubblica amministrazione. La sfida del futuro è lavorare sulla formazione degli utenti: ad oggi è piatta la curva che riguarda le competenze digitali dei cittadini.