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I Musici di Francesco Guccini il 30 luglio in concerto alla Fortezza delle Verrucole

La band che per decenni ha affiancato Guccini in studio e in tour, condividendo note e progetti, viaggi e confronti, si propone di dare continuità a un patrimonio artistico e poetico immenso che altrimenti sarebbe perduto dato che il cantautore da anni ormai non si esibisce più

La Fortezza delle Verrucole di San Romano in Garfagnana apre le porte alla musica martedì 30 luglio (ore 20,15, durante il tramonto) in occasione del festival Mont’alfonso sotto le stelle, con i Musici di Francesco Guccini, formazione che per decenni ha affiancato il cantautore in studio e in tour, condividendo note e progetti, viaggi e confronti.

La band si propone di dare continuità a un patrimonio artistico e poetico immenso che altrimenti sarebbe perduto dato che Guccini da anni ormai non si esibisce più.

Il concerto sarà un lungo viaggio attraverso le più belle canzoni di Francesco Guccini, grazie all’amore, alla passione e alla bravura dei musicisti che lo hanno accompagnato lungo la sua lunga carriera.

I grandi successi del cantautore modenese verranno interpretati dalla voce di Juan Carlos “Flaco” Biondini, suo fedele chitarrista, accompagnato da Vince Tempera al pianoforte, Roberto Manuzzi al sax, Ellade Bandini alle percussioni e Giacomo Marzi al basso.

Flaco ha affiancato Guccini sin dal 1976, anno di registrazione dell’album “Amerigo”, firmando insieme al Maestro alcune delle sue più note composizioni, da “Le ragazze della notte” a “Luna fortuna” “Ballando con una sconosciuta”.

“Ci ha presentati un amica comune – ci ha raccontato Flaco – una cantante country americana con la quale collaboravo da un po’ di tempo. Lui era senza chitarrista ed è stata l’occasione per cominciare a lavorare con lui, era il ’76. Quasi non lo conoscevo perché io arrivavo dall’Argentina, l’ho conosciuto tramite il suo ultimo disco di allora “Via Paolo Fabbri 43”. Ho capito subito che era un grandissimo cantautore.”

Voi portate in giro l’eredità di Guccini, sentite il peso di questa responsabilità?

Diciamo che è più un piacere che un peso perché abbiamo avuto il benestare di Francesco. Ci sono tantissimi gruppi che suonano le sue canzoni, ma noi ci sentiamo più deputati a farlo perché eravamo il gruppo che suonava con lui sia dal vivo che in studio. Gli arrangiamenti delle canzoni erano concepiti da noi, buona parte delle idee sono nostre, quindi non ci sentiamo di usurpare un “trono”. Siamo invecchiati con Francesco, poi noi è una persona importantissima, un punto di riferimento.

In scaletta tante pietre miliari come “Il vecchio e il bambino”, “La locomotiva”, “Autogrill”, “L‘Avvelenata”, “Auschwitz”, “Dio è morto”, fino ad arrivare a brani come “Noi non ci saremo”, “Canzone per un‘amica”, “Vedi cara” e “Cyrano”. Tra una canzone e l’altra anche tanti retroscena e aneddoti.

“Guccini viene ricordato per tre canzoni: – ha detto Flaco – “Dio è morto”, “Auschwitz” e “L’avvelenata”. Ma la profondità di Guccini è un’altra cosa. Io personalmente sono molto affezionato ad “Amerigo”, “Bisanzio” e “Odysseus” per me sono capoavori assoluti, difficilmente raggiungibili da qualcun altro in Italia. Forse all’estero c’è qualcuno capace di scrivere così, ma in Italia non c’è nessuno che sia arrivato a queste vette letterarie.”

“Durante il concerto che dura anche due ore e mezzo – ha proseguito Flaco – noi tocchiamo tutta la carriera di Guccini, iniziamo dagli anni ’60 e finiamo con quelle dell’ultimo disco”.

Il concerto sarà anche l’occasione per ascoltare il doppio album dei Musici, “Ronin”, con nuovi arrangiamenti e brani inediti, che naturalmente vanta la preziosa collaborazione del “Maestrone”.

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