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I droni per trasportare sangue: al via il primo delivery medical all’ospedale di Livorno

Il servizio, per adesso interno, sarà attivo dal 26 gennaio. La tecnologia è stata sviluppata da ABzero, spin-off della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa

drone – ph Ilaria Costanzo-8484

Partirà il 26 gennaio all’ospedale di Livorno il trasporto tramite droni di materiale biologico, sangue ed emocomponenti. Il sistema di consegna – delivery medical – è stato messo a punto dalla società ABzero, uno spin off della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa  e incubata presso il Polo Tecnologico Navacchio. Per adesso il trasporto è interno alla struttura ospedaliera e copre una distanza di alcune centinaia di metri, ma l’obiettivo è di consegnare anche fuori dall’ospedale.

Per procedere con le consegne è stata ottenuta un’autorizzazione dell’Enac per il trasporto di materiale medicale che permette di utilizzare contenitori certificati.

Una novità per la sanità che arriva al termine di una sperimentazione iniziata nel 2018 che ha coinvolto la Asl Toscana Nord Ovest  – in particolare gli Spedali riuniti di Livorno – con la supervisione scientifica dell’Istituto di fisica applicata del Cnr di Firenze. Un processo lungo, spiega una nota, che “ha permesso di validare la tecnologia dal punto di vista tecnico, avionico e sanitario. La Asl ha supportato lo sviluppo del progetto sotto il profilo medico e organizzativo e si attesta come primo centro ospedaliero in Italia ad avere ospitato in modo continuativo le attività operative e sperimentali”.

Trasporto rapido e sicuro

Un ulteriore passaggio sarà l’implementazione di intelligenza artificiale per la supervisione di droni e per rendere disponibile, per tutte le Asl che lo vorranno acquisire, un servizio integrativo per la logistica medicale. L’obiettivo, secondo ABzero, è arrivare a trasferimenti più rapidi e sicuri e in particolare  “è ottimizzare e automatizzare il processo logistico di trasferimento del sangue dai punti di raccolta verso i reparti, e in futuro, verso località fuori dall’ospedale che ne facciano richiesta. L’adozione del sistema garantirà una procedura rapida e sicura per la consegna di sangue ed emocomponenti per la copertura ordinaria ed emergenziale delle necessità dei reparti di chirurgia, del pronto soccorso e dei reparti di urgenza”.

Il trasporto di sangue coi droni è solo il primo servizio, in futuro si dovrà affiancare “alla catena di approvvigionamento non solo del sangue ma di materiali biologici, farmaci e in futuro persino organi”.

Il sistema di delivery: il drone e la capsula smart

La tecnologia permette di collegare direttamente il Centro Trasfusionale dell’ospedale con il Pronto Soccorso all’interno dello stesso complesso, per una distanza di alcune centinai di metri.

Il sistema di trasporto è composto da un drone volante e da una capsula o contenitore agganciato “capace di supervisionare, attraverso l’Ia e sempre con una supervisione umana remota, le fasi di volo e di monitorare lo stato di integrità del bene trasportato”. La Smart Capsule, così si chiama, come spiega il Cnr in una nota “risulta un’innovazione strategica: oltre a permettere ad un pilota remoto di supervisionare la guida autonoma di un idoneo mezzo di trasporto, è stata sviluppata appositamente come dispositivo utile a preservare al meglio prodotti biologici ad alto rischio di deperibilità durante le movimentazioni, dotata per questo di sensori IoT brevettati, per il controllo in real time di temperatura, umidità e dell’emolisi del sangue, consentendo così di accorciare il più possibile i tempi di riesame del prodotto per permettere trasfusioni immediate.

Diversi i vantaggi: una sensibile riduzione dei tempi di consegna da un’ora a pochissimi minuti, “con un trasporto clinicamente sicuro attraverso il monitoraggio in tempo reale del prodotto, attivabile attraverso una semplice applicazione per cellulare gestita direttamente dal personale sanitario, senza necessità di brevetti”.

Il servizio potrà essere attivato 24 ore su 24, 7 giorni su 7, “assicurando un importante risparmio per le aziende sanitarie e gli ospedali, fra costi diretti ed indiretti, permettendo una gestione ottimizzata delle risorse sia di beni medicali che economiche delle aziende sanitarie”.

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