Il Calcio Storico Fiorentino corre in aiuto dei malati di Parkinson. Per tutto il mese di novembre i calcianti appartenenti alle squadre dei quattro colori della città, alleneranno i pazienti dell’associazione “Un gancio al Parkinson”, la prima in Italia a praticare la boxe senza contatto per rallentare il decorso della malattia. L’iniziativa nasce dalla volontà di mettere insieme due realtà accomunate dalla stessa passione: quella dei calcianti verso i propri colori e le loro tradizioni e quella dei malati affetti da Parkinson, che lottano contro la malattia con grande determinazione e spirito di sacrificio.
A dirigere gli allenamenti al Training Lab di Firenze, il centro medico dove i pazienti dell’Associazione praticano gratuitamente l’attività, saranno quattro pugili professionisti appartenenti ai quattro colori: David Cappelletti per i Bianchi, David Recati per i Verdi, Marco Casamassima per i Rossi e Marcello Trotta per gli Azzurri. Ognuno di loro dedicherà un giorno alla settimana all’allenamento.
L’associazione “Un gancio al Parkinson” segue gratuitamente, due volte a settimana, 39 pazienti (26 uomini e 13 donne) di età compresa tra i 50 e gli 85 anni. Ognuno di loro pratica la boxe senza contatto, perché lo scopo non è colpire l’avversario, ma favorire la mobilità. Gesti fluidi, puliti, pugni al sacco, schivate, comandi secchi e cadenzati sono quindi gli strumenti giusti per coordinare gli arti, migliorare la postura, la capacità di deambulazione e anche i riflessi. Qualità che si allenano molto bene attraverso il pugilato.
Da questa esperienza deriverà anche una pubblicazione scientifica, che analizzerà i benefici dati dalla boxe ai fini del rallentamento dei sintomi del Parkinson. I primi effetti positivi sono comunque già ben visibili. Secondo l’Associazione, infatti, dopo i primi 3 mesi di allenamento i pazienti mostrano un buon miglioramento dell’equilibrio, della postura e della coordinazione, riuscendo a muoversi e camminare in modo migliore e a mantenere questi progressi nel medio-lungo periodo. Si registra poi un netto miglioramento dell’umore. Oggi chiunque soffra di questa malattia può rivolgersi gratuitamente all’Associazione “Un gancio al Parkinson” ed allenarsi al Centro Training Lab, seguito da istruttori di boxe, appositamente formati
“Un gancio al Parkinson è un’idea del professor Bertoni che, da tempo, cura i malati di Parkinson con il pugilato. Sono stati notati dei miglioramenti tra le persone affette da questo morbo – aggiunge il presidente del Calcio Storico Fiorentino Michele Pierguidi – ed ora è nata la collaborazione con i calcianti di tutti e quattro i colori che alleneranno i malati di Parkinson. Siamo diventati protagonisti, e ne siamo onorati, di un progetto molto bello che aiuta sia la terapia che la socializzazione. Come sempre, il Calcio Storico fiorentino, quando c’è da fare del bene è presente”.