Il 20 novembre in occasione della Giornata internazionale dei diritti del fanciullo si è tenuto un convegno online organizzato dalla Regione Toscana e dall’Istituto degli Innocenti di Firenze dedicato alla tutela dei diritti di bambini e adolescenti ai tempi dell’emergenza sanitaria.
Sono circa 8.000 i bambini e adolescenti toscani che sono risultati positivi al Coronavirus da inizio pandemia a oggi, senza che, per fortuna, vi siano stati decessi. Ma se il virus ha toccato sin qui l’1,5% circa degli under 18 toscani, i disagi per le misure di distanziamento hanno riguardato la totalità dei circa 550.000 bambini e adolescenti della nostra regione. Nel corso della riflessione a più voci si è evidenziato come gli effetti della pandemia sugli under 18 siano stati meno significativi dal punto di vista sanitario, ma molto di più rispetto all’impatto sociale.
Secondo i dati sanitari diffusi dall’Ars, agenzia regionale di sanità, in virtù delle recenti restrizioni sulla frequenza a scuola, è già in calo la curva dei contagi tra gli adolescenti, ma non si attenuano invece per i più giovani le difficoltà di socializzazione: “L’emergenza coronavirus – ha evidenziato Serena Spinelli assessora della Regione Toscana – tocca severamente i bambini e i ragazzi, che vedono in gran parte interrotte le loro reti di relazioni sociali ed educative, spesso convertite in forma on-line e “a distanza”. Ma sappiamo bene quanto sia difficile da accettare, per un bambino o un ragazzo, il concetto di “distanziamento interpersonale”.
A maggior ragione i periodi di isolamento e le conseguenze economiche di questa situazione hanno avuto ripercussioni negative sulle famiglie più fragili, più problematiche con ripercussioni inevitabili sui figli. ”. “Tutto questo – continua l’assessora – ci spinge a mobilitare tutte le energie possibili per essere vicini ai nostri ragazzi e sostenerli in questa prova particolarmente difficile. Devo dire che sin qui i nostri servizi hanno tenuto, non si sono fermati, anzi hanno saputo adattarsi alla nuova situazione, riuscendo a convertirsi anche in forme e modalità nuove per garantire il rispetto e la tutela dei diritti delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi, ma anche a mantenere, anche a distanza, una presenza calda, accogliente, vicina.”
I servizi sociali per l’infanzia in Toscana
Secondo i dati raccolti dal Centro regionale sugli interventi per bambini e ragazzi in famiglia e fuori famiglia sono circa 30mila ogni anno i minori presi in carico (dati 2019) di cui 1.289 in affidamento familiare e altri 759 accolti nelle comunità operanti sul territorio.
Sul fronte delle famiglie l’intervento di azione educativa domiciliare raggiunge 4.500 minori e 3.600 famiglie. Inoltre, in un anno sono 9.000 famiglie e 14.000 minori sono coinvolti in forma di assistenza economica.
Della rete sociale regionale fanno parte 114 comunità per minori, 30 centri diurni, 24 centri affido e 4 centri adozione.
Importante anche l’azione educativa nella fascia 0-6 anni: In Toscana si raggiungono e si superano gli obiettivi posti dalla Comunità europea con una copertura media regionale per il periodo 0-3 anni del 39% (l’obiettivo di Lisbona è del 33%) in cui i nidi rappresentano l’offerta più ampia. Per la scuola dell’infanzia (3-5 anni) i bambini iscritti sono circa 85mila per una copertura effettiva pari a circa il 94%.