Da due secoli e mezzo è in prima linea nella lotta agli illeciti economici-finanziari e per diffondere una cultura della legalità. La Guardia di Finanza, in occasione del 250° anniversario della fondazione del Corpo ha ricevuto il Pegaso d’oro dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
“Il Comando Regionale della Guardia di Finanza si è distinto per l’alto senso del dovere e il costante impegno profuso a tutela dell’economia, a contrasto degli illeciti economico-finanziari e nell’ organizzazione di diverse e diffuse iniziative per la promozione della cultura della legalità” si legge nella motivazione.
Giani: “Un presidio insostituibile in Toscana”
Il conferimento del Pegaso d’oro al Comandante Regionale del Corpo, il Generale di Divisione Giuseppe Magliocco, è avvenuto allo stadio Luigi Ridolfi nel corso di una cerimonia alla presenza del Comandante Interregionale dell’ Italia Centro Settentrionale, il Generale di Corpo d’Armata Fabrizio Cuneo.
Il presidente Eugenio Giani ha rimarcato l’azione quotidiana della Guardia di Finanza “un presidio insostituibile per tutti i toscani. Solo nell’economia legale infatti è possibile che le tante eccellenze della nostra regione trovino piena espressione. Il contrasto alle infiltrazioni della criminalità in un’economia florida è il presupposto di uno sviluppo sostenibile e duraturo”.
Nel corso del 2024 i 250 anni della Guardia di Finanza sono stati celebrati con la mostra di uniformi e cimeli storici che si è appena conclusa in Palazzo Strozzi Sacrati. Da ricordare anche la firma nel maggio scorso di un importante protocollo che riguarda la collaborazione tra la Regione e la Guardia di Finanza per la trasparenza e la legalità nell’allocazione dei fondi pubblici, propri della Regione o da questa gestiti per conto dello Stato o dell’Unione Europea.
Due secoli e mezzo d’attività in Toscana
Il Gen.C.A. Fabrizio Cuneo, Comandante Interregionale dell’Italia Centro-Settentrionale della Guardia di Finanza- ha evidenziato lo spirito di collaborazione che da sempre contraddistingue i proficui rapporti tra la Regione Toscana e la Guardia di Finanza.
“Rapporti sempre volti a favorire e garantire il benessere della collettività. La recente emergenza alluvionale ha costituito occasione per confermare l’efficacia della sinergia tra la struttura regionale e il Corpo essendo valsa a ridurre sensibilmente i disagi dell’evento catastrofale che ha colpito la nostra regione” ha aggiunto.
Il Comandante Regionale Toscana della Guardia di Finanza, il Generale di Divisione Giuseppe Magliocco– ha ricordato come il Pegaso d’oro rappresenta “la più autentica testimonianza da parte della Giunta Regionale rispetto all’impegno assicurato, diuturnamente, dalle Fiamme Gialle Toscane per il contrasto agli illeciti di natura economico finanziaria a tutela dell’economia, la promozione della cultura della legalità e il soccorso alla popolazione civile”.
Frodi, a Firenze 800 ispezioni e 906 indagini
La giornata di festa è stata l’occasione per fare il punto sull’attività della Guardia di Finanza a Firenze e in Toscana. Poco più di 800 ispezioni e 906 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia. È il bilancio delle attività, relative al 2023 e ai primi cinque mesi del 2024, del comando provinciale di Firenze.
Nell’attività di contrasto alle frodi e all’evasione fiscale, sono stati individuati 85 evasori totali, imprenditori e professionisti completamente sconosciuti al fisco, e 118 lavoratori in ‘nero’ o irregolari. Scoperti, inoltre, 16 casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, a manipolazioni dei prezzi di trasferimento. I soggetti denunciati per reati tributari sono 655, di cui 10 tratti in arresto.
Il valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e Iva è di oltre cinque milioni di euro. Inoltre, 39 interventi in materia di accise hanno permesso di sequestrare 25.400 kg di prodotti energetici. 52 sono, invece, i controlli doganali sulle merci introdotte sul territorio nazionale in evasione d’imposta, contraffatte o in violazione delle norme sulla sicurezza.
Le attività di contrasto al contrabbando hanno portato a individuare 17 kg. di tabacchi lavorati esteri sottoposti a sequestro e alla denuncia di un soggetto. I controlli e le indagini contro il gioco illegale hanno permesso di scoprire 25 punti clandestini di raccolta scommesse e di denunciare otto responsabili.
In Toscana, la Guardia di Finanza, nel 2023 e nei primi cinque mesi del 2024, ha eseguito 4.148 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile, di cui 2.598 per contrastare le infiltrazioni della criminalità economica e organizzata nel tessuto economico e sociale della regione.
Riciclaggio, in Toscana sequestrati beni per 12,8 milioni
Nel contrasto a infiltrazioni della criminalità organizzata, la Gdf ha sequestrato beni per circa 12,8 milioni di euro a seguito di 82 interventi in materia di riciclaggio e autoriciclaggio, con 195 persone denunciate e 42 arrestate.
Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni, illeciti doganali e traffici illeciti di prodotti petroliferi sono alcuni dei fenomeni più gravi, su cui i reparti del corpo hanno concentrato la loro attenzione contrastando gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali.
Nella regione sono state denunciate 1.698 persone per reati fiscali, di cui 29 tratte in arresto, mentre sono stati sequestrati beni per 36 milioni di euro. Sono 51 i casi di evasione fiscale internazionale rilevati, riconducibili principalmente a stabili organizzazioni occulte, estero-vestizioni della residenza fiscale e illecita detenzione di capitali all’estero, mentre sono stati individuati 645 evasori totali e 2.200 i lavoratori ‘in nero’ o irregolari. Nel settore del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica, sono state chiuse 502 indagini in collaborazione con la magistratura ordinaria e con la Corte dei Conti.
Spesa sanitaria e usura, un impegno incessante
Nell’ambito della spesa sanitaria e previdenziale, le Fiamme Gialle hanno segnalato all’autorità giudiziaria 41 persone, accertando una frode per circa 1,2 milioni di euro. In materia di appalti, corruzione e reati contro la spesa pubblica sono state denunciate 18 persone, mentre nell’ambito delle attività svolte a tutela della spesa pubblica sono stati eseguiti complessivamente sequestri per oltre 40 milioni di euro.
In materia di usura, sono stati operati sequestri per circa 87.000 euro con quattro soggetti denunciati e due arrestati. Sul fronte della prevenzione si è proceduto all’analisi di 2.422 segnalazioni di operazioni sospette. Con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 680 soggetti, con l’esecuzione di provvedimenti di sequestro e confisca per oltre 13,2 milioni di euro, mentre 4.274 gli accertamenti assicurati su richiesta dell’autorità prefettizia in materia di attività di prevenzione antimafia.
La Guardia di Finanza in Toscana
“La presenza della Guardia di Finanza nella regione risale al 1840 – si legge nelle motivazioni – al tempo del Granduca Leopoldo II, quando si avvertì la necessità di istituire un Corpo di Forza Armata di Finanza con brigate e distaccamenti nelle maggiori città simbolo del nostro territorio. Ancora oggi con la propria presenza capillare nel territorio toscano, il Corpo rappresenta un punto di riferimento insostituibile nelle molteplici funzioni a favore della sicurezza sociale e per la tutela degli interessi economico finanziari della comunità, anche grazie alle risorse specializzate dell’ antiterrorismo e pronto impiego, del servizio navale e aereo, del servizio cinofili e del soccorso alpino”.
Nelle motivazioni viene sottolineato lo spirito di servizio “assicurato a tutela delle nostre comunità ha trovato ulteriore, preziosa conferma anche nel soccorso alle popolazioni duramente colpite dai recenti gravi eventi meteorologici abbattutisi in toscane nelle zone di Campi Bisenzio e di Prato”.