Greta Elisabeth Muti vive all’Isola del Giglio e, proprio qui, ha trovato nel Palio marinaro di San Lorenzo l’ispirazione per avvicinarsi al canottaggio. Una passione nata dalla tradizione e dal rispetto per il mare, che l’ha portata a superare i limiti imposti dalla disabilità, una paralisi alla spalla sinistra, con cui convive dalla nascita, e a diventare un’atleta paralimpica di livello mondiale.
“All’Isola del Giglio, il Palio Marinaro di San Lorenzo è l’evento più importante. Quando ero bambina, osservare quelle gare ha fatto nascere in me l’amore per la voga”, racconta Greta. Crescendo tra l’Italia e il Canada, ha coltivato la passione per il canottaggio, trovando in questo sport una via per affrontare la sua disabilità.
“Il canottaggio mi permette di compensare con il braccio non disabile e rafforzare il resto del corpo. Quello che sembrava un limite è diventato un punto di forza, sia fisicamente che mentalmente“, spiega. Questo spirito di resilienza l’ha portata nel 2018 alla prima convocazione in nazionale, aprendo le porte a una carriera di successi internazionali.
L’emozione di Parigi 2024
Dopo il quinto posto alle Paralimpiadi di Tokyo, Greta ha partecipato a Parigi 2024, chiudendo sesta. “Parigi è stata un’esperienza indescrivibile. Dopo Tokyo, che avevo vissuto a metà (per l’assenza di pubblico ndr), ho sentito una partecipazione incredibile: il movimento paralimpico è cresciuto tantissimo negli ultimi anni, e per noi atleti questo è una motivazione enorme“.
Tra i momenti più significativi della sua carriera, Greta cita due episodi. Il primo è una gara all’arcipelago toscano, all’Isola del Giglio, prima ancora di entrare in nazionale. “È stata un’esperienza speciale, soprattutto perché era appena morto mio nonno. È stato il mio modo di scaricare tutte le emozioni“. L’altro momento è legato alla qualificazione alle Paralimpiadi. “Sapere di essere tra i migliori atleti al mondo è una sensazione unica, difficile da descrivere”.
Il legame con la Toscana
Nonostante sia nata in Germania, Greta si sente profondamente legata alla Toscana, che l’ha premiata con il Pegaso delle Donne, in occasione dell’evento dedicato al mondo dello sport all’interno della terza edizione de La Toscana delle Donne. “Per me è un grandissimo onore. L’Isola del Giglio mi ha trasmesso l’amore per il mare e per lo sport, e questo premio rappresenta il legame profondo che sento con la mia terra“.