Sembra incredibile ma sono già passati 30 anni dall’uscita di “Gelosia” il più grande successo dei Dirotta su Cuba, una canzone che ha segnato il periodo più acid jazz e funk che l’Italia abbia mai avuto.
Per celebrare questo anniversario arriva un vinile celebrativo e un tour che farà tappa venerdì 10 maggio al Viper Theatre di Firenze, la città dove tutto è iniziato, dal titolo “Gelosia 30 Bday – Let’s celebrate Tour”.
I Dirotta su Cuba, tra mille vicissitudini, separazioni e cambi di line up sono ancora in attività. L’unica vera costante è Simona Bencini, voce ed anima del gruppo che ci ha raccontato: “È partito tutto da Firenze, era il 1994 , i Dirotta su Cuba si erano formati nell’89 quindi avevano alle spalle già qualche anno di gavetta e cercavano di scrivere un repertorio diverso dal contesto totalmente rock fiorentino. Eravamo delle mosche bianche a Firenze, sembra quasi impossibile che un territorio così rock abbia prodotto la band più funk d’Italia. I Dirotta fin dall’inizio hanno scritto canzoni originali, non sono mai stati una tribute band. In Italia era una cosa nuova, non avevamo grandi paragoni con cui potevamo confrontarci. L’unico era Pino Daniele che musicalmente trovavamo molto stimolante, anche perché è stato il primo a mescolare la musica black a quella napoletana. Insomma, era qualche anno che provavamo a proporre al pubblico le nostre canzoni, abbiamo vinto anche dei contest, c’erano dei buoni segnali che quello che facevamo stava piacendo. Nel 1994 è uscita “Gelosia” scritta da Rossano Gentili, il fondatore della band insieme a Stefano De Donato. Il ritornello era nella mente di Rossano, poi in sala prove ci abbiamo lavorato tutti insieme. Il testo era di Stefano, ‘gelosia’ era una parola che suonava bene.
Eravamo delle mosche bianche a Firenze, sembra quasi impossibile che un territorio così rock abbia prodotto la band più funk d’Italia
E poi cos’è successo?
Il successo di Gelosia arrivò inaspettato, ci travolse, nessuno avrebbe mai scommesso sul successo di un genere poco frequentato in Italia come il funk cantato in italiano. E invece, grazie all’onda lunga dell’acid jazz britannico che ci aprì la strada, diventammo un fenomeno di moda, ci volevano tutti ovunque! Nessuno sapeva chi fossimo, come erano le nostre facce o le nostre storie, non avevamo amicizie influenti o produttori famosi: fu la musica a vincere, le radio impazzirono per noi e diventammo, oggi diremmo, virali! Una favola praticamente. Iniziò un periodo bellissimo, fra i più felici della mia vita. Anche perché per me fu un momento di riscatto, di rivincita… Dopo il successo di Gelosia prendemmo il volo.
Come nasce questo grande amore per il funk?
Era una passione di Rossano e Stefano, è stata loro l’idea di mettere su una band funk. Rossano ebbe l’idea geniale di fare qualcosa che a Firenze non c’era perché tutti facevano rock: Diaframma, Litfiba, CSI, Maroccolo, Magnelli. Lui era una grande appassionato, era un intenditore di vinili della Motown Records. Cercò i musicisti adatti per quel genere, dopo tutta una serie di passaparola e provini si formarono i Dirotta su Cuba. Il primo cantate era Gianni Branco, poi poco dopo arrivai io per fare la corista e poi sono restata, è diventata la mia identità.
In trent’anni che cos’è cambiato per i Dirotta su Cuba?
La line up è cambiata, sono cambiate tante cose. La vita ci ha portato su strade diverse, visioni diverse e sentimenti diversi. Ci sono state incomprensioni, momenti di crisi, di difficoltà che ogni band ha. Oggi dei fondatori sono io l’unica a portare a avanti la memoria storica di questa band. Le canzoni dei Dirotta su Cuba sono parte della storia. È cambiata anche la musica intorno a noi. I Dirotta su Cuba sono gli unici superstiti di un genere che non fa più nessuno in Italia, perché le tendenze vanno da un’altra parte. Il funk italiano negli ultimi 20 anni non è stato più frequentato. Nel 2012 ci siamo riuniti e ci siamo trovati a riproporci n un mondo che era cambiato, quindi ci siamo dovuti adattare. Ma non abbiamo cambiato la musica che amiamo, la nostra passione è rimasta intatta.
A Firenze sarà una grande festa, ci sarà qualche sorpresa, qualche ospite?
Ci sarà sicuramente Rossano Gentili che viene a trovarci e suonerà con noi. Sarà con noi anche Riccardo Onori che ha suonato nei primi anni d’oro dei Dirotta su Cuba, dal ’95 al ’97-’98. Lui è stato per 20 anni il chitarrista di Jovanotti, ma il primo tour da professionista della sua vita è stato con i Dirotta su Cuba, possiamo dire che lo abbiamo iniziato noi. Abbiamo condiviso dei ricordi bellissimi.
Il vinile Gelosia 30Bday
“Gelosia 30 Bday” edizione celebrativa per i 30 anni di anniversario è uscito in formato vinile lo scorso aprile su Warner Music per il Record Store Day. Il brano è disponibile anche in tutti gli store digitali, con l’extended version non inclusa nel vinile.
Nel bellissimo vinile oltre alla radio edit del nuovo remix di Tommy Vee, sono incluse la versione storica originale del 1994, la versione rivisitata dalla stessa band nel 2016 con la partecipazione dei Neri Per Caso nell’intro a cappella ed il remix di Max Baffa uscito solo in vinile nel 1995 dopo il grande successo di “Gelosia”.
Il vinile sarà venduto solo nei 250 negozi indie che aderiscono al RSD, la lista sul sito https://recordstoredayitalia.com e durante i concerti dei Dirotta su Cuba.
I biglietti (posto unico 25 euro compresi diritti di prevendita) sono disponibili su www.ticketone.it e nei punti vendita Box Office Toscana.