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Gorgona, viaggio nell’isola carcere verde e selvaggia: aperte le prenotazioni per le visite

Dal 4 febbraio si potranno prenotare le escursioni organizzate dal Parco dell’Arcipelago Toscano che partiranno dal 25 marzo e continueranno fino ad ottobre: in totale quest’anno saranno mille i posti disponibili

L’isola di Gorgona - © Roberto Ridi

Si aprono di nuovo le visite al pubblico di Gorgona, la piccola isola carcere, verde e selvaggia, modello di recupero sociale e sito di interesse naturalistico oltre che archeologico, come testimoniano i reperti di una Villa Romana marittima databile tra la fine del I secolo a. C e gli inizi del I secolo d.C., rinvenuti grazie agli scavi della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana.

Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, in collaborazione con l’Amministrazione Penitenziaria, ha confermato anche per il 2023 il programma di fruizione per far conoscere Gorgona: le prenotazioni si apriranno il 4 febbraio, mentre le visite inizieranno il 25 marzo con partenza da Livorno e si terranno tutti i sabati di aprile, maggio, giugno, luglio, settembre e ottobre e anche un lunedi per ciascuno di questi mesi. In totale quindi saranno mille i posti messi a disposizione quest’anno per scoprire l’isola.

Visitare Gorgona: le informazioni utili

Gorgona è sede di un penitenziario per cui le visite guidate sono autorizzate dall’Amministrazione Penitenziaria in accordo con l’Ente Parco secondo un calendario concordato per un numero massimo di 100 visitatori al giorno. Una volta verificata la disponibilità di posti prenotabili, è necessario effettuare la prenotazione 14 giorni prima della data prescelta per poter procedere all’invio dei nominativi alla Direzione Penitenziaria.

Prima della partenza, con sufficiente anticipo verrà trasmesso (via mail, insieme alle informazioni relative all’escursione) un modulo da compilare con i dati anagrafici che verranno trasmessi alla Polizia Penitenziaria per i necessari controlli. La visita consiste in un’escursione trekking con guida lungo il percorso autorizzato. Le escursioni possono essere effettuate solo se si è dotati di scarpe da trekking con suola scolpita, in caso di abbigliamento non adeguato la guida può decidere di non far partecipare alla visita. I partecipanti devono presentarsi al molo d’imbarco 30 minuti prima della partenza muniti dei documenti d’identità.

Una volta sull’isola, è obbligatorio seguire le indicazioni della guida e non è possibile muoversi individualmente. Non è consentito l’uso di apparecchi fotografici e di telefoni cellulari e la balneazione è vietata. Il costo è di 45 euro per gli adulti, di 36 euro per i ragazzi dai 5 ai 12 anni e gratuito per i bambini fino a 4 anni, e comprende anche il traghetto.

L’isola di Gorgona – © Roberto Ridi

A Gorgona tra biodiversità e antiche torri

Gorgona è la più piccola isola dell’Arcipelago Toscano, con un’estensione di appena 2,23 kmq. Ci sono prove della presenza dell’uomo sull’isola già dal Neolitico, anche perché l’isola nonostante la mancanza di corsi d’acqua è autosufficiente grazie alla presenza di pozzi profondi e produttivi. Nell’antichità era già conosciuta come Urgo, Gorgon e Orgòn e nel 591 d.C. l’abate Orosio vi fondò un monastero dove si veneravano le reliquie di San Gorgonio. L’isola venne poi abitata in maniera discontinua nel XII-XIII secolo e soggetta a frequenti incursioni barbariche. [/mark]Monaci e piccole guarnigioni militari resistettero presidiando l’isola fino al XVII secolo. Dopo un periodo di abbandono nel 1869 fu insediata la colonia penale agricola, che tutt’ora è un carcere attivo.[/mark]

Il mare che circonda Gorgona è ricchissimo di biodiversità, perché la protezione assicurata dalla colonia penale ha evitato ogni impatto dovuto alla pesca e alla frequentazione dell’uomo. Per questo motivo è oggetto di studi e ricerche. Qui è frequente avvistare delfini e balene di passaggio lungo le rotte che li portano verso i luoghi di pesca: l’isola infatti è al centro del Santuario Internazionale dei Cetacei.

Il centro principale dell’isola è un piccolo villaggio che corona il porticciolo. Salendo verso l’interno si trovano due antiche fortificazioni: la Torre Vecchia, pisana, e la Torre Nova, medicea. Interessante è la Chiesa di San Gorgonio, fortificata, mentre Villa Margherita, costruita su resti romani, oggi è sede del penitenziario. Alla sommità dell’isola si trova il complesso della seconda metà dell’Ottocento che originariamente ospitava il faro dismesso nel 1975.

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