Prosegue il viaggio interstellare di Emanuela Ligarò in arte GOLD MASS.
La giovane artista ha da poco pubblicato il singolo FLARE, una prima anticipazione del nuovo lavoro discografico che l’ha impegnata nel corso dell’ultimo anno.
Come naturale proseguimento del cammino intrapreso con l’ep SAFE, la ricerca sonora di GOLD MASS muove ancora alcuni passi, per spingersi ulteriormente verso il mondo sonoro elettronico ricco di riferimenti internazionali quali Howling, James Blake e Sevdaliza.
Nella traccia FLARE, si palesa la volontà di dare spazio ad un ritmo sempre più incalzante e ad una produzione sonora più matura e orientata verso atmosfere dance e ipnotiche.
FLARE è una cavalcata inarrestabile e motivazionale, un invito a vivere la vita con consapevolezza, perseguendo senza timori ciò che rende ognuno incredibilmente luminoso: perchè finché si resta autentici e coerenti con la verità, non possiamo che brillare.
Ecco la nostra intervista a Gold Mass
FLARE il tuo nuovo singolo anticipa il nuovo album, quando uscirà? Come sarà? Cosa puoi anticiparci?
FLARE è la prima traccia che desidero condividere del nuovo lavoro discografico, è un manifesto della direzione che il mio gusto musicale sta prendendo. Il disco uscirà in estate e conterrà un bouquet di tracce che hanno colori e influenze nuove, una naturale prosecuzione del cammino che avevo intrapreso e che mi ha portato a spingermi un poco oltre nella ricerca del suono e nella produzione elettronica. Mi sembra di poter dire che FLARE sia la traccia che ad oggi ha richiesto più impegno e immaginazione da parte mia. Nell’ultimo anno, ho ascoltato molto le produzioni di Howling, JamieXX, Floating Points, Bicep e sono stata anche ad alcuni bellissimi festival di elettronica. Tutto questo ha inevitabilmente lasciato un’impronta nel mio gusto e nel modo di produrre.
FLARE è un invito esplicito a ballare, a lasciarsi travolgere dal ritmo, oggi sento il bisogno di scrivere ed ascoltare musica di questo tipo, una dance alla quale associare un pensiero profondo racchiuso nel testo. La necessità di condividere un contenuto profondo rimane una costante nel mio modo di scrivere. Per questo motivo riservo sempre molta attenzione nel curare l’uscita di un singolo, accompagnandola con dei contenuti scritti che gradualmente svelino la riflessione che c’è dietro al pezzo. Il disco sarà anticipato da altri due singoli che verranno pubblicati nei prossimi mesi, già non vedo l’ora.
Per il video di Flare è stata utilizzata un’intelligenza artificiale, spiegaci qualcosa di più su come è stato realizzato
Il video che accompagna FLARE è realizzato da Stas Sumarokov, un artista visuale di base a Valencia, che lavora nel campo del coding AI e degli algoritmi generativi. Avevo in mente di abbinare a FLARE un video astratto, nel quale io non comparissi, ed ero alla ricerca di un linguaggio contemporaneo. Quando mi sono imbattuta nel lavoro di Stas ho avuto da subito la percezione che la sua estetica si sposasse perfettamente con FLARE e per questo sono molto felice della nostra collaborazione.
Le immagini del video sono realizzate tramite Stable Diffusion che è un modello di apprendimento automatico deep learning pubblicato di recente. Il modello è in grado di generare immagini dettagliate a partire da righe di testo scritte in linguaggio naturale. Nel video realizzato per FLARE, la generazione di immagini si è basata su una serie di parole chiave che coinvolgono nomi di pietre preziose, muschio e kintsugi, un’antica tecnica giapponese che consiste nel riparare oggetti in ceramica utilizzando l’oro per saldare insieme i frammenti
A differenza di altri modelli generativi, il codice di Stable Diffusion è stato rilasciato pubblicamente come open source e funziona senza richiedere risorse di calcolo onerose. Questo ha fatto sì che si creasse da subito un grande interessamento da parte di grafici e artisti digitali in genere, interessati a un possibile sviluppo delle proprie ricerche e della propria arte visuale.
A che punto è la vita di Gold Mass? Un bilancio del 2022 e i tuoi nuovi obiettivi
Mi sembra di essere a buon punto: sento l’entusiasmo che nasce dal trovarsi nell’esatto momento in cui si inizia a pubblicare nuovi pezzi dopo averli curati e cullati per diverso tempo. Scrivere, pubblicare e andare in tour; scrivere, pubblicare e andare in tour. È un lavoro ciclico. C’è un momento in cui necessariamente si scompare e un momento in cui si riemerge e si condivide quello che si è creato.
Il 2022 per me è stato un anno di scrittura e un anno in cui ho iniziato ad immergermi sempre più in profondità nelle tecniche di produzione elettronica, un mondo che attualmente mi interessa moltissimo e sto continuando ad approfondire. Il 2022 è stato anche un anno strano, per via della coda del Covid, specialmente in Italia. Personalmente, ho suonato più all’estero che in Italia, e questo è dovuto al fatto che in Italia non è stata indicata fin da subito con chiarezza una procedura da adottare e con cui il settore musicale live potesse lavorare in sicurezza. Il risultato è stato che mentre all’estero i concerti si sono svolti nella totale normalità, in Italia il settore live è rimasto bloccato per mesi, per poi sbloccarsi solo all’ultimo in estate. Per il 2023 il mio cammino sarà diverso perché lavorerò con un’agenzia (DNA concerti) per il booking e contiamo di avere molte più occasioni di suonare live. Un ritorno alla normalità tanto atteso.