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Gli Uffizi secondo Simone Verde: “Nuova biglietteria e il Corridoio Vasariano aperto entro l’anno”

La presentazione del neo direttore a Roma. Via la gru “in tempi ragionevoli”, riallestimenti e riqualificazione di Boboli. Creazione di un centro studi internazionale, un spazio dedicato ai bambini e “un’acquisizione iconica”

uffizi

Una rivoluzione, più negli spazi che nello stile, per la Galleria degli Uffizi di Firenze. Novità che il nuovo direttore Simone Verde ha presentato a Roma, nella sede della stampa estera. Nuova biglietteria, riallestimento del secondo piano, apertura del Corridoio Vasariano entro l’anno e via la gru “in tempi umani”: queste, in sintesi, i principali cambiamenti”.

Il museo che cambia: c’è anche lo spazio dedicato ai bambini

Si parte, dunque, con una  riqualificazioni di spazi e servizi che comporterà anche lo spostamento della biglietteria dove c’è ora l’uscita del museo per “restituire al piazzale antistante la funzione di salotto elegante della città”, ha spiegato Verde. “Abbiamo incaricato architetti Gucciardini e Magni, ci sarà un ingresso monumentale che permetterà di accogliere come si deve chi entra in questo bellissimo museo”.

All’interno della Galleria ci sarà uno spazio dedicato ai bambini – “con l’appoggio di Friends of Florence che finanzierà l’iniziativa” – ed [mark]entro la fine dell’anno saranno anche completati i lavori al secondo piano del Museo dove sono custodite le opere più celebri del museo.

Previsto anche il riallestimento del tesoro mediceo a Palazzo Pitti per il suo rilancio e una riqualificazione del Giardino di Boboli “che speriamo di continuare a tenere aperto anche di lunedì”. Previsti anche interventi alla Limonaia Medicea e la piantumazione di nuovi alberi ed essenze ai “600mila euro liberati della donazione di Gucci del 2019”.

Il direttore degli Uffizi Simone Verde in Galleria

Il respiro internazionale

Marcato anche il profilo internazionale da rafforzare attraverso un centro studi.  “Gli Uffizi insime e Palazzo Pitti – ha spiegato il direttore –  sono stati il modello da cui sono nati i musei occidentali già nel XVI secolo, sono una Enciclopedia dei Musei che va dal Rinascimento fino al Modernismo di Michelucci, Gradella e Scarpa. Partendo da questi elementi noi vorremmo rivendicare la centralità del nostro istituto sia a livello scientifico che pubblico per un nuovo protagonismo internazionale”. Proprio per questo  “vogliamo creare un centro studi, un centro Museum Studies. Vogliamo avere al centro del museo un cervello pensante con la partecipazione dei maggiori esperti, anche a livello internazionale, in modo da iniziare uno scambio sul piano scientifico che poi darà anche un supplemento qualità”. L’idea è di realizzarlo nel Casino del Cavaliere di Boboli.

Veduta di Pitti_Landi

Corridoio Vasariano, a fine anno la riapertua. La prima sezione pronta entro l’autunno 

Verde ha annunciato esultando la riapertura totale del Corridoio Vasariano con un “Ce l’abbiamo fatta”: “L’impegno è quello di concludere tutti i lavori entro la fine dell’anno, ma già in autunno sarà terminata la prima sezione” assicura. “Stiamo lavorando sull’allestimento con la equipe scientifica”.

Altra questione cruciale è il problema della gru. “Imperativo” è rimuoverle dal piazzale monumentale del Museo: “Ho sentito la sindaca, la collaborazione è totale anche perché rimuovere la gru non basta, bisogna togliere anche le macchine di cantiere”.  “Al primo giorno utile in cui possa venire giù verrà giù – ha detto –  ci stiamo lavorando alacremente con l’ufficio legale e abbiamo proposte di sponsorship che ci aiuteranno: sono sicuro che arriveremo a una soluzione in tempi ragionevoli”.

La sala dei Fiamminghi e un evento sulla moda

Tra gli appuntamenti più prossimi c’è l’inaugurazione del nuovo Museo della moda e del Costume il 16 luglio. A tal proposito il direttore fa sapere che si sta “tra l’altro lavorando a un grande progetto della moda, che avrà grande risonanza mediatica internazionale”.

Altro evento il 31 luglio con la riapertura del Ricetto delle iscrizioni al secondo piano degli Uffizi, con la sala dell’Ermafrodito, e la riapertura, dopo decenni, delle sale dei Fiamminghi. E poi l’annuncio: l’imminente conclusione di una “importante acquisizione iconica”.  “Non vi posso dire nulla se non che l’annunceremo a breve”, ha detto Verde cercando di mantenere il massimo riserbo sul dipinto.

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