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Gli I Hate My Village in concerto a Firenze, nelle canzoni la bellezza dell’imperfezione

Gli I Hate My Village che saranno in concerto domenica 28 luglio nello spazio Ultravox all’Anfiteatro delle Cascine Ernesto De Pascale di Firenze

I Hate MY Village - © Marianna Fornaro

C’è una superband in Italia che riunisce i componenti di alcune delle formazioni più interessanti della musica indipendente: Calibro 35, Afterhours, Bud Spencer Blues Explosion, Jennifer Gente e Verdena. 

Stiamo parando degli I Hate My Village che saranno in concerto domenica 28 luglio all’Anfiteatro delle Cascine Ernesto De Pascale di Firenze. 

La band si forma nel 2018 dall’incontro tra Fabio Rondanini alla batteria (Calibro 35, Afterhours) e Adriano Viterbini alla chitarra (Bud Spencer Blues Explosion e molti altri). I due cominciano a provare insieme e ad appuntare le idee per poi registrare con il produttore Marco Fasolo (Jennifer Gentle). In un secondo momento i due coinvolgono Alberto Ferrari (Verdena) alla voce.

Nasce così un suono nuovo, unico nel panorama italiano, storto e distorto, visionario e magico, improbabile e allucinato, inconfondibile e travolgente, che prende forma nell’omonimo album d’esordio I Hate My Village (2019, La Tempesta International).

L’ultimo disco uscito a maggio per Locomotivi Records si intitola “Nevermind The Tempo”, un titolo che è un vero e proprio motto per la band.

Nevermind The Tempo è nato da un gioco di parole – ci ha raccontato Fabio Rondanini -come anche il nome della band che giocava con gli errori di pronuncia tra ‘odiare’ e ‘mangiato’ riferito a un cannibal movie degli anni ’80. In questo caso ci piaceva il fatto che la traduzione letterale di “tempo” dall’inglese all’italiano non è tempo, ma si riferisce a una misura temporale, come il clic di un metronomo. Ci piaceva anche che il significato potesse essere fraintendibile. Diciamo che ce ne siamo anche un po’ fregati del tempo che ci vuole a fare le cose e ci siamo presi il nostro tempo per finire il disco nel momento in cui eravamo veramente contenti del risultato”.

Vi siete formati nel 2018, all’inizio eravate solo te e Adriano Viterbini, ma quando avete capito che funzionava? Che potevate essere una band?

Nel momento in cui abbiamo iniziato a lavorare al disco in studio con Marco Fasolo, già lì ci siamo trovati a essere insieme in maniera molto naturale. Poi abbiamo coinvolto Alberto per fare le voci e a quel punto eravamo una band. Ma è venuto tutto da sé, come succede a 15 anni, in una materia voluta ma senza forzature.

Non deve essere stato semplice lavorare insieme perché venite tutti da band molto importanti che sono anche molto attive

Un po’ è complicato però, prima cosa “Nevermind The Tempo”, non è un problema. In più siamo tutti abituati a viaggiare quindi un incastro si trova sempre.

Siete anche quattro personalità molto forti, immagino che lavoriate bene insieme, ma non vi capita mai di scontrarvi su qualcosa, di avere idee diverse?

Sì capita spesso, litigare no, discutere sì. Ma c’è comunque bel rapporto, ci stimiamo molto tra di noi, siamo uno il fan dell’altro e questo è un presupposto che rende tutto più semplice. Poi non ti immaginare una guerra tra ‘Ego’, abbiamo ben in mente la direzione che vogliamo prendere e la meta.

La vostra musica è stata definita un “pop imperfetto”, io ho l’impressione che a voi piaccia molto giocare sull’errore, l’improvvisazione, è così?

Fabio Rondanini: Non andiamo a cercare gli errori, non sbagliamo apposta, però diciamo che non stiamo a sistemare le cose.

Marco Fasolo: Ci poniamo il limite di dire ‘no’ a un certo punto. Non ci piace ‘rifinire’ troppo, cerchiamo di arrivare a una forma in maniera abbastanza spontanea. Delle cose sono nate anche da improvvisazioni ma non abbiamo un metodo che prevarica sull’altro, portiamo le idee in studio e poi ci lavoriamo con diverse modalità.

Fabio Rondanini: Diciamo che quando una canzone ha una buon energia, va bene, ci fermiamo, è quello che noi cerchiamo.

Marco Fasolo: Nel disco abbiamo mantenuto moltissime cose delle pre-produzioni.

Forse voi ve lo potete permettere anche perché siete dei grandissimi musicisti

Marco Fasolo: Chiaramente sì (ridono).

I biglietti – posto unico 23 euro – sono disponibili su www.ticketone.it e nei punti vendita Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita.

I Hate My Village – © Marianna Fornaro

 

Informazioni sull’evento:

  • Quando28 Luglio 2024
  • DoveUltravox, parco delle Cascine, Firenze (Firenze) Indicazioni
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