Anziani affetti da Alzheimer e bambini piccoli, fino a tre anni, si incontrano al nido. Per comunicare non si usano parole, ma solo gesti, giochi ed emozioni. Accade a Scandicci, nel fiorentino, al Giardino delle Tate e l’esperimento si chiama “Tazzine di ricordi”, il primo Caffè Alzheimer in Italia che si svolge in un asilo. Il progetto è patrocinato dal Comune di Scandicci e realizzato dalla cooperativa sociale Nomos e Lo Spazio delle Donne.
Ogni terzo martedì del mese, dalle 9 alle 11, gli anziani che frequentano il Caffè Alzheimer presso la Coop di Ponte a Greve di Firenze si trasferiscono al nido: qui fanno merenda con i bambini e svolgono attività esperienziali con l’ausilio della musica, di palle morbide e di teli colorati. Le attività cono seguite da educatrici e operatori, ma anche musicoterapeuti e arteterapeuti,
“L’obiettivo è lasciare che spontaneamente il bambino e l’anziano interagiscano attraverso un linguaggio che è quello prevalentemente non verbale e legato ai gesti e alle emozioni dello stare insieme”, spiega Francesco Manneschi, presidente della cooperativa Nomos. “Gli anziani si relazionano spontaneamente con il bambino, provano gioia, prendono più facilmente l’iniziativa e hanno performance migliori rispetto ad altri contesti. Il bambino si relaziona anche lui in modo spontaneo con l’anziano, mettendo in campo in modo innato, un atteggiamento di reciprocità nello svolgimento di un’attività comune”.
Al Caffè Alzheimer si accede in modo spontaneo, oppure contattando il numero di telefono 055-6510477. Non ci sono requisiti di accesso, per cui possono partecipare persone che vivono la demenza in ogni sua fase. Insieme agli anziani deve essere presente un caregiver. Si svolge il primo martedì del mese dalle 15.30 alle 17.30 all’Unicoop di Ponte a Greve e il terzo martedì del mese dalle 9 alle 11 a Il Giardino delle Tate in via Salvatore Allende 22/a, Scandicci. Il servizio è gratuito.
