Colori sgargianti, storie fantastiche e animate di gioco e amicizia, adatte ai piccolissimi: arriva su Rai Play e Rai YoYo una nuova serie per bambini. Si chiama Gli Acchiappagiochi (The Game Catchers), è ideata dallo Studio Bozzetto, casa di produzione fondata a Milano nel 1960 (da Bruno e oggi guidata dal figlio Andrea Bozzetto), e co-prodotta con Sardine Productions, casa di produzione canadese, in collaborazione con RAI Ragazzi, Société Radio Canada e sostenuta da Toscana Film Commission per il programma Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema.
Si tratta di 52 episodi di 7 minuti l’uno, realizzati in animazione digitale 2D/3D, creati dal direttore artistico e creatore Corrado Colleoni, pensati per bambini di età prescolare, dai 3 ai 5 anni. La serie animata debutta su Rai Play dal 6 dicembre e su Rai Yoyo, durante le Festività natalizie, a partire dal 20 dicembre con rotazione nelle fasce mattina e sera. La prima puntata, è visibile su Rai Play, clicca qui.
“Gli Acchiappagiochi è un prodotto dal cuore italiano che nasce pensato per riportare i bambini a vivere il gioco come un momento autentico di crescita. Il gioco ovviamente inteso come gioco da cortile, leggero e divertente. RAI Ragazzi ci ha dimostrato fin da subito il suo supporto e non vediamo l’ora di sottoporci al giudizio dei critici più severi: i bambini” – dichiara Pietro Pinetti, CEO di Studio Bozzetto e produttore esecutivo della serie.
“La valorizzazione del gioco, inteso come avventura e scoperta e soprattutto come condivisione con l’altro, è un elemento formativo e di grande originalità di questo progetto, che parla ai più piccini, ma può coinvolgere sicuramente anche i genitori, che riconosceranno con simpatia giochi dimenticati in un angolo della memoria” – dichiara Luca Milano, direttore di Rai Ragazzi -. “Raccontare il divertimento dei giochi da cortile è una piacevole inversione di tendenza, in un mondo infantile dominato da ogni tipo di devices, e recupera il gusto del divertimento leggero e della creatività”.
Al centro di ogni episodio ci sono valori positivi per i più piccoli: i giochi da cortile (quelli che conosentono la socializzazione), il viaggio e lo spirito di squadra. Tre elementi che nella nuova produzione Rai vengono riscoperti e valorizzati, vista la tendenza dei bambini a stare sempre di più da soli di fronte a tablet e pc, accentuata, purtroppo, dalla pandemia. Nel fantastico mondo degli Acchiappagiochi, i giochi da cortile sono proprio quelli che fanno riscoprire il piacere dello stare insieme: da “Nascondino” a “1,2,3 Stella”, per citare solo i più noti. Ai cinque piccoli protagonisti della serie – Kate, Dino, Nina, Pigi e Boxy -, spetta il compito di identificare i nuovi giochi, impararli e “acchiapparli” – da qui il titolo “Acchiappagiochi” – per portarli con loro e non perderli più. Per fare in modo che i più bei giochi da cortile di tutti i tempi vengano conosciuti anche dalle nuove generazioni.
“Quando abbiamo ideato la serie, l’abbiamo fatto con il desiderio di riportare all’attenzione i giochi di una volta, con cui tutti noi siamo cresciuti, calandoli però in un contesto nuovo e accattivante per i più piccoli. Tutti i giochi della serie saranno disponibili online sul sito della serie per poter rivedere le regole con i genitori e giocarci con gli amici, nel cortile o al parco. Questa per noi sarebbe una grandissima soddisfazione” – dichiara Andrea Bozzetto creatore e regista della serie insieme a Branko Rakic.
Ogni conquista dell’Acchiappagiochi (un nuovo gioco da cortile) viene custodita all’interno dei cassetti della memoria, o nella “Macchina dei Giochi”, il computer in cui Mr. Moustache – un simpatico alieno che aiuta gli Acchiappagiochi a scovare “tracce di gioco” nei pianeti – conserva tutti i giochi, così da poterli insegnare alle generazioni future. Mr. Moustache ne ha già conservati tantissimi nella sua collezione, che si arricchisce di episodio in episodio.
A partecipare alla produzione, il sostegno di Shaw Rocket Fund, fondo canadese specializzato nel finanziamento di programmi televisivi d’animazione per bambini che per la prima volta ha investito in un prodotto nato dalla creatività italiana.