È stata installata alcune settimane fa al King Abdulaziz Center for World Culture (Ithra), Dhahran, in Arabia Saudita, Sorgente di Luce, la più grande opera realizzata dall’artista contemporaneo italiano Giuseppe Penone, esponente di punta dell’Arte Povera, protagonista di numerose personali nei musei di tutto il mondo e del quale si ricorda a Firenze una recente mostra al Forte Belvedere. L’opera è stata realizzata a Pietrasanta, presso la Fonderia d’Arte Massimo Del Chiaro che collabora da tempo con l’artista e per il quale ha prodotto tutte le principali sculture in bronzo che hanno viaggiato nelle esposizioni, nei musei e negli spazi pubblici di tutto il mondo: tra le recenti realizzazioni dell’artista piemontese, grandi alberi in bronzo in cui sono minuziosamente riprodotti nodi, cortecce e foglie, anche la grande scultura Foglie di Pietra, installata a Roma in Piazza Goldoni davanti a palazzo FENDI.
sfoglia la gallerySi tratta di un’impresa notevole per le grandi dimensioni e la complessità dell’opera. Sorgente di luce consiste in tre alberi in bronzo che sostengono un albero di acciaio inossidabile, diviso in dodici sezioni cave all’interno che sembrano sospese nel vuoto. L’interno di ciascuna sezione è illuminato con luci led ed è rivestito con foglia d’oro a 24 carati che riflette la luce. Le dodici sezioni dei tronchi di acciaio inossidabile sono collegate agli alberi in bronzo da sessantaquattro rami.
Ci sono volute circa 300 fusioni in bronzo “a cera persa” per realizzare tutte la parti componenti la scultura, che misura 28,5 metri di altezza, per 7,4 metri di larghezza, per 5,95 metri di profondità; il peso totale è di 15,2 tonnellate. Per la spedizione al King Abdulaziz Center for World Culture (Ithra), Dhahran, Arabia Saudita, la scultura è stata smontata in tre sezioni principali che sono state assemblate in loco sotto la supervisione dei tecnici della Fonderia d’Arte Massimo Del Chiaro.
La Fonderia d’Arte Massimo Del Chiaro, con sede a Pietrasanta, che si conferma come una delle poche realtà italiane in grado di realizzare opere di grandissime dimensioni, ha alle spalle 70 anni di storia e oggi è gestita da Barbara, Franco e Roberto Del Chiaro, la seconda generazione. L’azienda raccoglie e mette a frutto l’esperienza maturata da Massimo Del Chiaro in settant’anni di attività nel campo delle fusioni d’arte in bronzo. Nel corso della sua lunga carriera Del Chiaro ha approfondito lo studio dell’antico metodo di fusione a cera persa (lo stesso utilizzato dai Greci, dagli Etruschi e dai Romani) fino a diventarne uno dei più apprezzati esperti a livello mondiale.
Numerosi sono gli artisti con cui la Fonderia ha collaborato nel corso degli anni. Oltre a Giuseppe Penone, si ricordano: Fernandez Arman, Karol Apple, Joseph Beuys, Renzo Bighetti, Stanley Bleifeld, Fernando Botero, Richard Brixel, Manuel Carbonell, Augustin Cardenas, Pietro Cascella, Sandro Chia, Girolamo Ciulla, Mauro Corda, Enzo Cucchi, Gino De Dominicis, Fiore De Henriquez, Willem De Kooning, Yrjö Edelmann, Luciano Fabro, Pericle Fazzini, Novello Finotti, Barry Flanagan, Catherine Fourniau, Mimmo Germanà, Emilio Greco, Carlo Guarienti, Barry Johnston, Karl Hartung, Nathaniel Kaz, Karl Lagasse, Bruno Liberatore, Bruno Lucchesi, Giacomo Manzù, Harry Marinsky, Francesco Martani, Igor Mitoraj, Mog, Bruce Moore, Rosario Murabito, Nall, Dashi Namdakov, Athos Ongaro, Camilo Otero, Tom Otterness, Giorgio Oykonomoy, Mimmo Paladino, Mario Parri, Marc Quinn, Joseph Sheppard, Ivan Theimer, Riccardo Tommasi-Ferroni, Marcello Tommasi, Charles Umlauf, Giuliano Vangi, Not Vital, Iorio Vivarelli, Helga Vockenhuber, Cordelia von den Steinen, Luciano Zanelli. La Fonderia Del Chiaro ha collaborato inoltre con importanti aziende e istituzioni: FERRARI s.p.a., Aeronautica Militare Italiana, Marina Militare Italiana.