Lo spettacolo della fioritura delle giunchiglie sul Monte Croce, a Stazzema, quest’anno si è spostato online.
L’emergenza Coronavirus ha impedito a molti di assistere da vicino a questo appuntamento con la natura e così ieri il profilo Facebook del Comune di Stazzema ha ospitato un video di Sergio Colombini dedicato alla fioritura di questi profumati fiori che nel mese di maggio rivestono la vetta del monte, situato nelle Alpi Apuane meridionali.
“Anche quest’anno le giunchiglie fioriranno, ma purtroppo dovremo attendere per vederle – sottolinea l’assessore alla cultura Serena Vincenti – le aspettiamo come un segnale di rinascita e di speranza per tutti noi. Intanto, rendiamo omaggio ad uno dei tanti spettacoli meravigliosi del nostro territorio e contiamo il prossimo di essere ancora tutti qua”.
La fioritura delle giunchiglie è collegata a una leggenda delle Apuane, quella delle ‘due fiammelle’, come racconta Paolo Fantozzi ne ‘Le leggende delle Alpi Apuane’.
Tanti anni fa, scrive Paolo Fantozzi, due giovani pastori erano soliti incontrarsi nei verdi prati sottostanti la cima della montagna e, proprio lassù, si promisero marito e moglie. Un giorno, era il mese di maggio, a causa delle scorrerie delle navi barbaresche sulla costa, il giovane pastore fu chiamato a difendere i villaggi dei pescatori sul litorale e durante un terribile scontro fu ucciso a tradimento. La notizia gettò nella più profonda disperazione la povera ragazza che corse subito sulla vetta della montagna. Iniziò a piangere e, subito, ogni lacrima che versava si trasformava in un profumato fiore. Tanta fu la disperazione della ragazza che, dopo pochi mesi, si ammalò gravemente e morì in pochi giorni. Ogni anno, la notte del 2 novembre due fiammelle bellissime, luminose e serpeggianti, vengono ad incontrarsi sulla cima del Monte Croce. Nel mese di maggio i fianchi della montagna si coprono di bianche giunchiglie: sono le lacrime della ragazza che sbocciano ogni primavera in ricordo del suo tragico amore.(ANSA).