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“Giovanisicuri” cresce: 12mila studenti toscani a lezione di primo soccorso

L’iniziativa promossa dalla Regione Toscana e Giovanisì con collaborazione di Federazione Regionale delle Misericordie, ANPAS, Croce Rossa e CESVOT, ha l’obiettivo di diffondere misure salvavita negli studenti e studentesse toscane

Si allarga e quadruplica il progetto “Giovanisicuri“, l’iniziativa promossa dalla Regione Toscana e da Giovanisì che punta a fornire agli studenti le competenze essenziali di primo soccorso e cardioprotezione. Dopo il successo riscontrato, il programma di primo soccorso passa dai 3.000 studenti iniziali a ben 12.000 ragazzi e ragazze, coinvolgendo 60 istituti scolastici su tutto il territorio regionale entro giugno 2025.

Il progetto ha fatto tappa all’Istituto Calamandrei di Sesto Fiorentino dove è intervenuto il presidente della Regione Eugenio Giani insieme ai rappresentanti delle associazioni di volontariato toscano coinvolte nell’iniziativa, di fronte ai settanta studenti sestesi che hanno partecipa al corso e si sono messi alla prova con manichini e BLSD.

L’idea di questi corsi, nata all’interno di Giovanisì, il nostro progetto per l’autonomia dei giovani, è semplice ma straordinaria” ha spiegato Giani. “Porta nelle scuole, grazie alla sinergia con il mondo del volontariato, competenze che saranno utili per tutta la vita. Ecco perché fin da subito è nata l’esigenza di ampliare la platea dei giovani coinvolti e i nostri sforzi andranno nella direzione di rendere queste competenze il più possibile alla portata di tutti“.

I corsi, tenuti da formatori esperti, rilasciano un attestato riconosciuto dalla Regione Toscana e comprendono anche la formazione BLSD (Basic Life Support and Defibrillation) per i maggiorenni. Il progetto si avvale della collaborazione di Federazione Regionale delle Misericordie, ANPAS, Croce Rossa e CESVOT, con l’obiettivo di diffondere una cultura della consapevolezza e della responsabilità.

Un’ispirazione importante per questa iniziativa è arrivata dal gesto di Niccolò Ricci, il quindicenne dell’istituto “Zaccagna-Galilei” di Carrara che nei mesi scorsi ha salvato una bidella in pericolo di soffocamento grazie alla manovra di Heimlich. “Niccolò era stato ospite nell’ultima edizione del Next Generation Fest, dove avevamo annunciato l’avvio dei corsi” ha ricordato Giani. “Oggi sono lieto di poter dire che stiamo mantenendo quella promessa“.

A sottolineare il valore formativo e sociale del progetto è stato anche Luigi Paccosi, presidente di Cesvot: “La diffusione della cultura del primo soccorso e della cardioprotezione è un investimento fondamentale per la sicurezza della nostra comunità. Grazie alla collaborazione con le grandi reti di volontariato regionale, non solo trasmettiamo competenze salvavita, ma promuoviamo anche i valori della solidarietà e della cittadinanza attiva“.

Sulla stessa linea Dimitri Bettini, presidente di Anpas Toscana: “Portare le manovre salvavita nelle scuole e diffonderle tra i più giovani è uno dei nostri obiettivi più importanti. Le competenze che i ragazzi apprendono grazie ai formatori volontari possono salvare una vita e contribuiscono a creare una cultura della sicurezza“.

Anche la Croce Rossa Italiana, con il presidente regionale Lorenzo Andreoni, ha ribadito l’importanza del progetto: “Nel primo soccorso un intervento tempestivo può fare la differenza e quella differenza può farla principalmente chi ci è vicino. Lavorare su questo messaggio con i ragazzi delle scuole superiori è la chiave per accendere un vero cambiamento culturale“.

A confermare l’impegno delle Misericordie è stato il presidente della Federazione Regionale Alberto Corsinovi: “Vogliamo rafforzare la consapevolezza nei giovani sull’importanza della cardioprotezione e della rianimazione cardio-polmonare. Riconoscere i segnali di allerta e saper intervenire è un valore aggiunto per la nostra comunità e per il patrimonio del volontariato“.

L’iniziativa “Giovanisicuri” è cofinanziata dal Ministro per lo Sport e i Giovani ed è frutto dell’accordo di collaborazione tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale) e la Regione Toscana. Un progetto che non solo insegna a salvare vite, ma contribuisce a rendere le scuole toscane più sicure e consapevoli.

 

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