Possibilità, crescita, futuro: tre parole che per oltre 405mila under 40 si sono tradotte in realtà negli ultimi dieci anni. Merito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani che quest’anno celebra il decennale con un grande evento partecipativo il 18 ottobre al parco di San Rossore; tra gli ospiti anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dal 2011 a oggi tanti i giovani che hanno usufruito di uno o più interventi nel cammino verso l’autonomia. Il progetto regionale punta da sempre su potenziamento e promozione del diritto allo studio e alla formazione, sostegno a percorsi per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e la facilitazione per l’avvio di start up. Il progetto è finanziato con risorse regionali, nazionali ed europee (FSE, FESR e FEASR) e strutturato in 7 aree: .Tirocini, Casa, Servizio civile, Fare Impresa, Lavoro, Studio e Formazione e Giovanisì+ (partecipazione, cultura, legalità, sociale e sport). Negli ultimi dieci anni la Regione Toscana ha investito più di 1 miliardo di euro di risorse.
Riconoscimenti e attestazioni di stima non sono mancate in questi anni: c’è chi ricorda ancora le parole dell’allora Commissario Europeo per l’Occupazione, gli Affari Sociali e l’Integrazione László Andor, che nel 2013 si riferiva a Giovanisì come l’esempio virtuoso da seguire per disegnare Garanzia Giovani, il programma poi avviato dall’Unione Europea nel 2014 contro la disoccupazione giovanile. C’è sempre il modello Giovanisì dietro la Legge per la promozione delle politiche giovanili regionali. Le strade che si sono aperte agli under 40 nell’ultimo decennio sono infinite: dalle opportunità di servizio civile regionale ai contributi per il sostegno al pagamento dell’affitto, dal diritto allo studio fino ai tirocini retribuiti e ai contributi per le nuove imprese.
Giovanisì ha favorito un cambio di prospettiva: i giovani visti come riceventi passivi delle politiche pubbliche sono diventati soggetti proattivi e responsabili nella scelta del proprio percorso di vita. L’obiettivo è stato centrato grazie alla costruzione di un sistema di governance integrato: trasversale e multilivello grazie a un abile gioco di squadra tra assessorati e direzioni regionali chiamati a interfacciarsi con la Presidenza della Regione Toscana; il progetto, va ricordato, è coordinato dal Consigliere del Presidente alle Politiche Giovanili e Innovazione.
I costruttori di comunità e Accènti
La Regione Toscana, con il progetto Giovanisì, ha attivato e promosso modelli e interventi innovativi, capaci di rendere i giovani “costruttori di comunità”. Dal 2013 Giovanisì promuove lo storytelling Accènti: uno spazio per raccontare i percorsi di crescita verso l’autonomia di chi ha fatto il servizio civile, ha aperto la propria impresa o semplicemente ha scelto il suo percorso di studi. Oltre 460 le storie online per un’esperienza condivisa da condividere con i coetanei per ispirare le loro scelte. Un valido strumento di supporto per la stessa Regione Toscana chiamata a migliorare le proprie politiche giovanili ascoltando esigenze e necessità dalla viva voce di chi ne è protagonista.
Numeri da record per i 10 anni di Giovanisì
Nel corso degli ultimi dieci anni Giovanisì ha battuto tutti i record: oltre 56.339 tirocini attivati con il cofinanziamento regionale; oltre 297.867 beneficiari delle opportunità promosse nell’area “Studio e Formazione”: percorsi di alta formazione, borse di studio, voucher per master in Italia o all’estero, borse di dottorato internazionale, i percorsi per la formazione professionale e la formazione tecnica superiore; 6.796 giovani beneficiari dei 6 bandi per il contributo affitto; oltre 20.285 i volontari del Servizio Civile regionale; e infine 5.351 nuove imprese giovanili, tra cui quelle in agricoltura e le start up innovative, avviate con Giovanisì. Numeri importanti che fanno ben sperare per un futuro sempre più a misura di giovane.
