La Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa è la prima delle università italiane tra i giovani atenei mondiali nella classifica 2022 ‘The Times Higher Education Young University Rankings‘. Il ranking piazza la scuola pisana al settimo posto in Europa e al 14esimo nel mondo tra le università fondate da meno di 50 anni.
Rispetto alla precedente classifica, è aumentato in maniera significativa il numero delle giovani università valutate a livello globale dagli analisti di The, nel 2021 erano 475, nel 2022 sono state 790. Le giovani università, sottolinea The nel presentare i risultati, sono caratterizzate da elevato potenziale di crescita e di sviluppo e, pertanto, conoscere il loro posizionamento appare di particolare interesse.
La Scuola Superiore Sant’Anna, spiega una nota, che ha appena compiuto 35 anni, eccelle nel parametro “Industrial Income“, che comprende le attività di trasferimento tecnologico e di “terza missione” per le quali si classifica in seconda posizione al mondo, dopo la coreana Ulsan National Institute of science and technology. Ottima anche la valutazione della ricerca, riferita al numero delle citazioni per docente.
“La competizione continua a farsi più ardua a livello globale e direi anche europeo – ha commentato la rettrice Sabina Nuti – a dimostrazione di quanto sia complesso mantenere, nel tempo, posizioni di vertice. Le variazioni nel ranking mondiale, nel 2021 la Scuola Superiore Sant’Anna era settima al mondo, sono giustificate dal raddoppio del numero delle università entrate nella classifica e dal conseguente aumento della competitività che richiede un nostro continuo miglioramento“.
Per Nuti, “rientrare tra le prime 20 giovani istituzioni universitarie al mondo, tra le prime 10 in Europa e confermare la prima posizione in Italia sono risultati ottenuti grazie all’impegno di tutte le componenti della Scuola Superiore Sant’Anna, grazie alla collaborazione con tutto il sistema universitario italiano e con il mondo delle imprese e delle istituzioni pubbliche“.
Le reazioni di Mazzeo e Nardini
Il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, si dice felice e orgoglioso sull’ottimo piazzamento dell’ateneo toscano dove ha svolto parte della sua formazione. “Una conferma dell’ottimo lavoro fatto da tutta la squadra, guidata con successo dalla rettrice Sabina Nuti. Conosco bene la preparazione e la serietà con cui vengono portati avanti la ricerca e la didattica in quell’ateneo – spiega – ed è una felice coincidenza che questo riconoscimento arrivi nel giorno dell’anniversario della nascita di Galileo Galilei, nato a Pisa il 15 febbraio del 1564”.
Per l’assessora a Università e ricerca Alessandra Nardini “il riconoscimento meritatissimo premia l’impegno della Scuola Sant’Anna e accresce l’autorevolezza di tutto il mondo accademico toscano”. Secondo Nardini spiccano gli obiettivi raggiunti sul piano del trasferimento tecnologico e della ricerca, “temi centrali per una ripartenza solida e inclusiva. Il lavoro della rettrice Nuti e di tutta la Scuola Sant’Anna ci sollecita a fare sempre di più e meglio per consolidare come eccellenza a livello nazionale e internazionale l’intero sistema universitario della regione”.
La situazione nel mondo e in Italia
Il podio globale invece vede al primo posto l’Università di Parigi PSL Sciences et Lettres, seguita dall’Università Tecnologica Nanyang di Singapore e da quella di Scienza e Tecnologia di Hong Kong.
La classifica è basata sugli stessi parametri utilizzati per quella generale, comprendente tutte le migliori università del mondo a prescindere dall’anno di fondazione, ma gli indicatori vengono pesati in modo da dare meno importanza alla reputazione.
La lista si è allungata rispetto al 2021: da 475 a 539 università, alle quali si sommano 251 istituti che però non hanno soddisfatto i criteri richiesti per essere giudicati. L’ultima arrivata a posizionarsi meglio, quest’anno, è l’Università olandese Erasmus di Rotterdam, che conquista il quarto posto.
Hong Kong può vantare tre università nella top 10, mentre la Francia risulta il paese più rappresentato nella top 20, con 5 istituti. Il Regno Unito, invece, scivola in terza posizione tra i paesi più rappresentati in generale (a pari merito con l’Iran), battuto quest’anno da India e Turchia che contano 40 università ciascuno.
Per quanto riguarda l’Italia sono 17 le università tra le prime 100: dopo la Scuola Sant’Anna troviamo tra le altre l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano 26esima e l’Università di Roma II Tor Vergata 51esima, l’Università Milano-Bicocca (55esima), seguita dall’Università di Brescia (68esima) e da quelle dell’Insubria e di Verona, a pari merito in 82esima posizione.