Sostenere i giovani aiutandoli nella ricerca di lavoro e, ancora prima, dando loro supporto nella scelta del percorso formativo. Da tempo la Regione Toscana ha elaborato strategie e strumenti a disposizione utili per orientarsi tra le molteplici scelte formative e rendendo sempre più appetibili anche percorsi che a volte rischiano di essere scartati perchè ritenuti poco “solidi” dal punto di vista degli sbocchi professionali. È il caso ad esempio di tutte quelle attività che attingono al mondo dell’arte e della creatività. Per questo, proprio per sostenere la formazione di professionisti nei settori della cultura e delle discipline artistiche che la Regione ha deciso di investire, nei prossimi anni, 411 milioni di euro nel ciclo settennale di fondi strutturali europei, dopo l’approvazione da parte della Commissione Ue del “Pr Toscana Fse+ 2021-2027”, nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore dell’occupazione e della crescita“. Accanto a questi nuovi percorsi, cresce anche l’offerta formativa dei percorsi Its, istituti post diploma ad alta specializzazione tecnologica per i quali la giunta, con una variazione di bilancio, ha stanziato nuove risorse per quasi 500mila euro, grazie alle quali sarà possibile attivare, già dal prossimo ottobre, altri 3 percorsi Its per formare super tecnici altamente qualificati, figure molto richieste dal tessuto economico produttivo.
Ma vediamo nel dettaglio tutte le azioni in campo per le future e attuali nuove generazioni:
La cultura salverà il mondo: più soldi per arte e spettacolo
Grazie al Fondo sociale europeo Plus, il più importante strumento europeo di investimento sulle persone e sull’occupazione, così ribattezzato dopo l’accorpamento di quattro canali di finanziamento separati nel precedente settennato, il budget che le politiche regionali per i giovani avranno a disposizione cresce di oltre 60 milioni. Accanto agli interventi mirati alle transizioni scuola–lavoro, alle alleanze formative e all’alta formazione, sono state individuate infatti nuove azioni che aiuteranno ragazze e ragazzi ad accrescere le proprie competenze e a entrare in contatto con settori professionali come ad esempio lo spettacolo e la cultura , che hanno maggiormente sofferto la crisi nel periodo della pandemia. Anche per il 2021-2027 tutti questi interventi saranno inseriti in Giovanisì, il progetto regionale per l’autonomia dei giovani, che sarà ancora una volta chiamato a valorizzare le misure previste e disseminare le nuove tipologie di intervento.
I tre assi del programma regionale
Le azioni per le giovani generazioni saranno supportate dai tre gli assi del programma regionale elaborato per i fondi Fse+: “Occupazione giovanile”, “Istruzione e formazione”, “Occupazione”.
Quest’ultima è la linea di finanziamento che consentirà di alimentare le principali novità che la Regione intende proporre. Permetterà di sperimentare e dare centralità a interventi sul fronte della cultura e dell’arte. L’obiettivo, ha spiegato il presidente della Regione Toscana, è sollecitare il potenziale di creatività e di innovazione dei giovani toscani, che dovrà tradursi in linfa vitale per la ripresa e l’innovazione della cultura e del patrimonio culturale nella più varia, ricca e originale molteplicità dei versanti in cui si esprime in Toscana .
Le politiche giovanili potranno poi contare sulla particolare consistenza del primo asse prioritario, ”Occupazione giovanile”, che ammonta in totale a 191 milioni di euro, il 18% della dotazione complessiva del programma, superando ampiamente il vincolo di concentrazione tematica previsto dal Regolamento Fse+ pari a 12,5%.
Due gli obiettivi specifici:
1) Migliorare l’accesso all’occupazione e le misure di attivazione per tutte le persone in cerca di lavoro, soprattutto attraverso l’attuazione della garanzia per i giovani, i disoccupati di lungo periodo e i gruppi svantaggiati nel mercato del lavoro, nonché delle persone inattive, anche mediante la promozione del lavoro autonomo e dell’economia sociale;
2) Promuovere la parità di accesso e di completamento di un’istruzione e una formazione inclusive e di qualità, in particolare per i gruppi svantaggiati, dall’educazione e cura della prima infanzia, attraverso l’istruzione e la formazione generale e professionale, fino al livello terziario e all’istruzione e all’apprendimento degli adulti, anche agevolando la mobilità ai fini dell’apprendimento per tutti e l’accessibilità per le persone con disabilità (Fse+).
A chiudere il quadro dei finanziamenti e delle misure che saranno attivate attraverso il programma regionale Fse+ 21-27 c’è l’asse “Istruzione e formazione” che ha come target principale studentesse e studenti, in particolare nell’ambito dell’istruzione secondaria. La strategia generale è tesa a potenziare il dialogo, la collaborazione e la “corrispondenza” tra imprese ed istituzioni educative e formative. Verranno programmati interventi volti a porre in relazione “diretta” gli attori dei due sistemi, al fine di costruire immediate opportunità formative e di avvicinamento al mercato del lavoro, in particolare per i/le giovani (rafforzamento della governance dei Poli Tecnico Professionali, rafforzamento e qualificazione dell’offerta formativa dei sistemi di istruzione e formazione tecnica e professionale, potenziamento delle opportunità di attivazione di contratti di apprendistato in duale).
Inoltre, resta la gamma di interventi rivolti agli studenti universitari e post-universitari, attraverso progetti realizzati in collaborazione tra Università e/o Enti di ricerca e imprese, con una particolare attenzione ai settori strategici e alle tecnologie abilitanti previste dalla strategia di specializzazione intelligente regionale, alla transizione e innovazione digitale e alle competenze e all’occupazione green.
L’offerta Its cresce e si amplia
L’offerta formativa 2022/2023 dei percorsi Its è la più ampia che la Toscana abbia mai messo in campo dalla nascita di questi istituti post diploma ad alta specializzazione tecnologica, ma ora si arricchisce ulteriormente.
Complessivamente salgono a 34 i percorsi Its che ragazze e ragazzi under 29 potranno scegliere di frequentare in Toscana.
L’assessora a istruzione, formazione, lavoro, università e ricerca spiega che con lo scorrimento della graduatoria, la Regione riesce a finanziare tutte le proposte ammesse a finanziamento presentate dalle 9 Fondazioni Its toscane relative al prossimo biennio. Per l’assessora, è un grande risultato, frutto di un importante impegno della Regione che, quest’anno, arriva a stanziare per gli Its 5 milioni e mezzo di euro. Un budget, sottolinea, finora mai così consistente che porta a oltre 800 il numero di ragazze e ragazzi che potranno essere formati .