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Giovani agricoltori: 3,2 milioni di euro per avviare nuove imprese in Toscana

Il bando, che fa parte del progetto regionale Giovanisì, vuole incentivare la nascita di nuove aziende agricole guidate da under 40: domande aperte dal 18 settembre al 31 ottobre

Giovani agricoltori

Aiutare i giovani toscani ad aprire un’impresa agricola, incentivando così sia il ricambio generale che la permanenza di under 40 nelle aree rurali. È questo l’obiettivo del nuovo bando da 3,2 milioni di euro a sostegno dei giovani agricoltori lanciato dalla Regione Toscana nell’ambito del progetto per Giovanisì.

Il bando attua per il 2024 la sottomisura 6.1 “Aiuto all’avviamento di imprese per giovani agricoltori” del Programma di sviluppo rurale (Psr) del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr)  2014-2022, da cui è cofinanziato.

“Per sostenere il sogno imprenditoriale dei tanti ragazzi che scelgono di costruirsi un futuro in campagna – ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Gianidobbiamo sostenere le misure necessarie a favorire il ricambio generazionale e questo bando è una delle risposte della strategia che stiamo mettendo in atto per rendere la Toscana sempre più competitiva e  attraente”.

Domande aperte dal 18 settembre al 31 ottobre

Le domande potranno essere presentate dal 18 settembre al 31 ottobre da giovani che si insediano per la prima volta in una azienda agricola, in forma singola (ditta individuale) o associata (società di persone, società di capitale e cooperative agricole di conduzione) che, al momento della presentazione della domanda hanno un’età compresa tra i 18 e i 40 anni (41 anni non compiuti) e possiedono o si impegnano a conseguire adeguate qualifiche e competenze professionali.

“Vogliamo sostenere fortemente l’insediamento di giovani agricoltori nelle nostre campagne  – ha aggiunto la vicepresidente della Toscana, Stefania Saccardiquesto non solo contribuisce a combattere l’invecchiamento progressivo dell’imprenditoria agricola che anche in Toscana si sta verificando, ma aiuta lo sviluppo delle imprese agricole favorendo una maggiore dinamicità  e vitalità del sistema produttivo perché i giovani sono naturalmente più propensi all’innovazione, all’ammodernamento e alla diversificazione delle attività aziendali.”

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