Sabato 22 e domenica 23 marzo 2025 tornano per la 33ª edizione le Giornate FAI di Primavera, l’evento nazionale dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico dell’Italia, che vedrà 750 luoghi speciali in 400 città riaprire le loro porte, grazie all’impegno e all’entusiasmo di migliaia di volontari.
Il FAI dal 1975 si impegna a raccontare e valorizzare meraviglie e tesori nascosti, luoghi insoliti e normalmente inaccessibili, che tornano accessibili al pubblico per un weekend con un contributo libero.
Una grande festa all’insegna di arte, cultura e natura che quest’anno coincide con il cinquantenario della nascita del FAI.
Ad ogni visita sarà possibile sostenere la missione e le attività della Fondazione con una donazione.

1-Antichi giochi all’Ex Casino di Bagni di Lucca
L’ex Casinò dei Giuochi di Bagni di Lucca, candidato per la Campagna Luoghi del Cuore, con la sua inaugurazione nel 1839, si attesta come il primo mai costruito in Europa. La sua storia ha in realtà origini molto antiche, risalenti addirittura all’epoca medievale, ed è legata a doppio filo con la vocazione termale della cittadina che lo ospita. In occasione delle giornate FAI di Primavera l’affascinante edificio neoclassico tornerà ad ospitare i suoi antichi “giuochi” come il Biribisso, il Faraone, la Reale e molti altri.
Oltre a ripercorrere la secolare storia del gioco d’azzardo a Bagni di Lucca e le vicende relative alla costruzione dell’ex Casinó, i visitatori potranno ammirare e conoscere da vicino la magnifica ed imponente facciata neoclassica, progettata dall’architetto Pardini, e la minuzia decorativa degli interni, caratterizzati dagli affreschi e dagli stucchi del Diavoletto. All’interno, attraverso un’esperienza interattiva dedicata ai visitatori, sarà possibile rivivere il divertimento dei “giuochi” storici con le dimostrazioni pratiche, a cura dell’Associazione Vicaria della Val di Lima.

2-Monastero delle Benedettine a Montecatini Alto
Montecatini Alto, borgo storico di Montecatini Terme, domina dall’alto la parte termale del Comune di sviluppatasi dalla fine del 1800 attorno alle Terme. Il Monastero si erge lungo la cosiddetta “ripa del monte“, e si articola lungo la via Porta di Borgo ed è il risultato di più corpi di fabbrica edificati in varie epoche, dalla muratura tipica del romanico della facciata della Chiesetta ai successivi interventi del XIV° sec. fino alle ultime realizzazioni del XVII°I sec. L’esistenza di una “Ecclesia Sanctae Mariae di Ripa” è testimoniata già nell’estimo della diocesi di Lucca dal 1260, mentre la nascita dell’adiacente Monastero femminile, dedicato a Sant’Agostino, risale al 1533.
Il Convento è normalmente chiuso al pubblico ad eccezione della Chiesa; la visita sarà una immersione nella giornata tipica di una monaca di clausura e comprenderà i locali come un tempo erano vissuti dalle monache. Si potrà visitare il Refettorio, il Chiostro le Cellette e la Chiesa e si potranno ammirare i mirabili prodotti del lavoro delle monache stesse, seguendo il percorso dettato dalla Regola di San Benedetto: “Ora et labora”. Sarà inoltre possibile raggiungere Montecatini Alto con la storica funicolare, i due convogli rossi Gigio e Gigia inaugurati nel 1898 alla presenza anche di Giuseppe Verdi.

3-San Cassiano di Controne tra scultura e mistero
La chiesa di San Cassiano di Controne è collocata nel centro abitato dell’omonima frazione collinare del Comune di Bagni di Lucca, a circa 40 km da Lucca. L’edificio, attestato sin dall’VIII secolo dopo Cristo, ha attirato la curiosità di studiosi e appassionati per la peculiare decorazione della sua facciata, ricoperta di misteriosi bassorilievi altomedievali. La chiesa, con la sua antichissima fondazione, costituisce un punto di partenza ideale per scoprire la storia dell’intero centro abitato di San Cassiano di Controne e delle sue tradizioni secolari.
A partire dal piazzale antistante la Chiesa di San Cassiano di Controne, sarà possibile la facciata e il campanile dell’edificio dall’aspetto decorativo romanico, cercando di svelare i misteri celati dalle immagini rappresentate nei bassorilievi e nelle sculture che li decorano. Varcando le soglie dell‘affascinante portale istoriato, sarà possibile scoprire le bellezze racchiuse all’eterno a partire dalla ricca architettura, passando per le immagini del prezioso pavimento intarsiato, fino alle opere d’arte e alle sculture lignee collocate lungo le navate.

4-Carrara inedita: tre meraviglie nascoste della città
Carrara è famosa per il suo marmo, ma il suo centro storico nasconde anche tesori architettonici e artistici poco conosciuti. Il percorso offre uno sguardo su tre luoghi emblematici del Seicento e Settecento carrarino, testimoni della storia e della cultura della città: Chiesa della Madonna delle Lacrime (già detta del Pianto), Palazzo Monzoni, Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo.
La Chiesa della Madonna delle Lacrime, solitamente chiusa al pubblico, apre eccezionalmente le sue porte in occasione di questo evento, grazie ai recenti lavori di restauro che l’hanno riportata al suo antico splendore. Il vicino Palazzo Monzoni, ancora oggi abitato, è un autentico viaggio nel tempo: attraversando i suoi ambienti, si passa dagli eleganti spazi seicenteschi e barocchi fino a stanze dal fascino tipicamente anni ’20. In occasione delle Giornate FAI il palazzo viene reso accessibile al pubblico per la prima volta. La Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, chiusa a seguito del terremoto del 1994, ha subito lunghi lavori di restauro nei primi anni Duemila. L’evento FAI offre l’opportunità unica di visitarla, dopo decenni di chiusura.

5-Torre e Casa Campatelli a San Gimignano
Delle 72 antiche torri che hanno reso celebre San Gimignano, solo 14 sono sopravvissute fino ad oggi a connotare l’inconfondibile profilo del più celebre borgo medievale italiano. Tra queste spicca anche quella dei Campatelli, una ricca famiglia di imprenditori e proprietari terrieri fiorentini che da inizio Ottocento legò il suo nome a questa casa-torre di 28 metri eretta a metà del XII secolo.
Torre e Casa Campatelli torna ad aprire le porte all’interno della cornice delle Giornate FAI di Primavera 2025, sostituendo al normale biglietto d’ingresso di euro 8,00 la consueta richiesta di contributo volontario a partire da euro 3,00. La visita permette di immergersi nelle atmosfere di una tipica casa della borghesia fiorentina di metà ‘800, in un ambiente caratterizzato da oggetti d’uso quotidiano, memorie private, fotografie d’epoca e collezioni d’arte.