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Giornate FAI di Primavera a Firenze: viaggio nelle meraviglie inaccessibili

Villa Vittoria, Palazzo Lenzi, Palazzo Benini e il Teatrodante Carlo Monni sono tra i luoghi che saranno aperti al pubblico il 22 e 23 marzo in occasione della 33/a edizione delle giornate Fai di primavera a Firenze

Cimitero degli Allori, Firenze - © Gaid Kornsilapa

Sabato 22 e domenica 23 marzo tornano anche a Firenze le Giornate FAI di primavera, l’evento annuale organizzato dal Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI) per promuovere la scoperta e la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico del Paese.

Un weekend in cui è possibile visitare gratuitamente luoghi storici, ville, giardini, castelli e siti solitamente chiusi al pubblico, grazie all’impegno di volontari e guide.

L’iniziativa, giunta alla 33esima edizione, si svolge in tutta Italia e mira a sensibilizzare i cittadini sull’importanza della tutela e della conservazione del patrimonio artistico e naturale.

“Firenze non smette mai di stupirci. Anche in una città dal patrimonio straordinario come il nostro, ci sono luoghi poco conosciuti o solitamente inaccessibili, che raccontano storie affascinanti e ci permettono di riscoprire il legame profondo tra memoria, cultura e identità.” – ha dichiarato Carlo Francini, Capo Delegazione FAI di Firenze – “Quest’anno, le Giornate FAI di Primavera assumono un valore ancora più speciale perché coincidono con il 50° anniversario della nascita del FAI. Questo traguardo ci invita a riflettere su quanto sia fondamentale continuare a custodire e valorizzare il nostro patrimonio, coinvolgendo sempre più persone in questa grande missione collettiva. In questa edizione, avremo l’opportunità di esplorare spazi di grande valore storico e architettonico, testimoni dell’evoluzione di Firenze e del suo territorio.”

Ecco i luoghi del FAI aperti a Firenze

1-Il Cimitero evangelico degli Allori: museo a cielo aperto

Immerso nel verde alle porte di Firenze, il Cimitero Evangelico agli Allori, inaugurato nel 1878, fu voluto dalle comunità evangeliche della città come alternativa al Cimitero degli Inglesi.

Progettato da Giuseppe Boccini, unisce l’eleganza del cimitero monumentale italiano con il modello anglosassone del cimitero-giardino. I viali di cipressi e le sculture di grandi artisti lo rendono un vero museo a cielo aperto, custode della memoria di intellettuali, collezionisti e artisti legati a Firenze.

Il cimitero degli Allori, Firenze – © Comune di Firenze

2-Villa Vittoria da dimora privata a Palazzo dei Congressi

Villa Vittoria sorge tra la stazione ferroviaria e la Fortezza da Basso, in un’area un tempo periferica, su terreni appartenuti a un monastero soppresso nel 1775. Costruita tra il 1886 e il 1891 dagli Strozzi di Mantova, fu rimaneggiata nel 1925 da Giovanni Michelucci.

Acquistata nel 1931 da Alessandro Contini, che la dedicò alla moglie Vittoria, divenne sede della sua collezione d’arte. Dal 1965 ospita il palazzo dei Congressi di Firenze Fiera. L’apertura straordinaria consentirà di scoprire la villa, il suo giardino e le tracce lasciate dai grandi architetti che l’hanno trasformata nel tempo.

Villa Vittoria – Palazzo congressi Firenze

3-Palazzo Lenzi Quaratesi sede dell’Istituto Francese

Primo istituto di cultura francese al mondo, l’Institut Français di Firenze ha sede nello storico Palazzo Lenzi, affacciato su Piazza Ognissanti. Costruito nel 1456 dalla famiglia Lenzi, il palazzo ha attraversato diversi passaggi di proprietà fino all’acquisto da parte dello Stato francese nel 1949, dopo che l’Istituto vi si era insediato nel 1911.

L’edificio, con le sue eleganti decorazioni a graffito, unisce storia e cultura contemporanea. L’apertura FAI permetterà di esplorare i suoi spazi, tra cui la raffinata sala di lettura di J. Luchaire, il Teatrino e la Biblioteca-Mediateca, scoprendo un luogo dove il patrimonio rinascimentale incontra la vivacità culturale odierna.

*Ingresso dedicato agli Iscritti FAI con possibilità di iscriversi in loco.

Mediateca dell’Istituto francese a Firenze – © Elena Foresto

4-Palazzo Benini a Campi Bisenzio, sede del Teatro Dante Carlo Monni

Nel cuore di Campi Bisenzio, alle porte di Firenze, si trovano il Palazzo Benini con la Sala Consiliare e l’ottocentesco Teatrodante, entrambi simboli della trasformazione di questo Comune da centro agricolo a polo industriale.

Il teatro, progettato da Mariano Falcini (1870-1873) e restaurato nel 2003, conserva la sua elegante facciata neoclassica ed è oggi un vivace spazio culturale. Accanto, la Sala Consiliare, progettata da Marco Dezzi Bardeschi (1985) e costruita nel 1993, rappresenta un audace esempio di architettura contemporanea.

Il Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio – © Teatrodante

 

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