Con oltre 1.100 siti aperti eccezionalmente in tutta Italia tornano sabato 23 e domenica 24 marzo le Giornate Fai di primavera, con una 27ima edizione che promette di guardare l’Italia come mai prima. Sarà “un vero ponte tra culture”, spiegano il presidente e vicepresidente del Fondo Ambiente Italiano, Andrea Carandini e Marco Magnifico. Dal Palazzo della Consulta a Roma al Centro Spaziale di Geodesia, a raccontare le diverse influenze culturali disseminate nel nostro paese, tra i 40mila ciceroni, per la prima volta infatti ci saranno anche un centinaio di volontari di origine straniera con gli aspetti storici, artistici e architettonici tipici della loro cultura di provenienza.
Tantissimi i luoghi dell’arte aperti in Toscana. A Firenze si potranno visitare ad esempio l’ex ospedale psichiatrico San Salvi ma anche l’Hotel Bernini Palace, conosciuto come Hotel Parlamento perché negli anni in cui Firenze era capitale d’Italia era la sosta preferita per i membri del governo.
A Porto Santo Stefano, sul Monte Argentario, sarà aperta alle visite la Fortezza spagnola, baluardo difensivo contro le incursioni piratesche e splendido esempio di architettura militare, mentre a Roccalbegna, piccolo borgo sul monte Amiata, si potrà entrare nel Castello di Triana, eretto su uno sperone roccioso intorno all’anno Mille.
A Volterra invece porte aperte nel Convento di San Girolamo, che conserva splendide pale di ceramica invetriata policroma di Giovanni della Robbia, mentre a Pisa si può accedere alla villa del Gombo dentro il Parco di San Rossore e a San Gimignano nell’antico Spedale di Santa Fina, costruito nel Duecento per accogliere i pellegrini sulla via Francigena.