L’11 aprile è la Giornata nazionale 2025 per la donazione ed il trapianto di organi e tessuti.
La Toscana è la regione in Italia con più donatori in rapporto alla popolazione, più di cento per milione di abitanti, rispetto ad una media italiana di 54,9.
La percentuale di utilizzo dei donatori rimane tra le più alte d’Italia (46 per milione di abitanti) anche in questo primo trimestre del 2025.
Crescono i programmi di donazione a cuore fermo, merito anche dell’integrazione della rete donazione-trapianto con la rete tempo dipendente dell’arresto cardiaco (per la donazione a cuore fermo non controllata) e della sinergia tra terapia intensiva, rete donazione-trapianto regionale e il contributo delle equipe mobili Ecmo dell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi e l’ospedale Monasterio.
Le opposizioni al trapianto espresse al momento della donazione sono in leggera diminuzione (il 27 per cento nei primi tre mesi del 2025 rispetto al 30 per cento del 2024) e proseguono le azioni di sensibilizzazione, formazione e informazione sulla cultura del dono assieme al Ministero della salute.
L’indice del dono
C’è un indicatore statistico, l’indice del dono, che misura la propensione dei cittadini alla donazione ponderando tra loro, per quanto riguarda la popolazione adulta, la percentuale delle dichiarazioni sulle carte di identità elettroniche, la percentuale dei consensi sulla popolazione maggiorenne e la percentuale dei consensi sul totale delle dichiarazioni.
L’8 aprile sono state pubblicati i dati di tutte le regioni, che per la Toscana riguardano 271 dei 273 comuni. In sette su dieci l’indice del dono supera 60; rimane un dieci per cento dei comuni dove il 60 per cento delle persone si sono astenute dall’esprimere la propria volontà.
“Siamo orgogliosi della generosità dei toscani e dell’efficienza del nostro sistema sanitario pubblico anche per quanto riguarda donazioni e trapianti” commenta il presidente Eugenio Giani.
“La Toscana – sottolinea l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini – celebra la giornata nazionale confermando l’elevata attività di donazione dei propri cittadini. E’ la dimostrazione di una diffusa cultura della solidarietà e di una fiducia generale nel nostro sistema sanitario pubblico, che ci rende orgogliosi”.