La giornata delle foreste 2022 è l’occasione per il lancio di una novità a livello nazionale. Il Parco dell’Appennino tosco-emiliano celebra l’appuntamento con i crediti di sostenibilità. In pratica viene presentata la prima piattaforma in Italia per la compravendita dei crediti di sostenibilità.
Un modo per sottolineare il ruolo chiave giocato dagli alberi: coprono un terzo del Pianeta e da sempre sono stati il primo riparo per l’uomo. Oggi, la nostra esistenza è legata a doppio filo alla sopravvivenza delle foreste. L’obiettivo è migliorare la loro resilienza e la loro capacità di generare i preziosi servizi ecosistemici indispensabili alla vita umana.
I servizi ecosistemici
Questi servizi sono l’approvvigionamento di cibo, acqua, legname, la fotosintesi che regola il ciclo della crescita e della produzione e di servizi, la regolazione del clima e delle precipitazioni, il contenimento delle malattie, il supporto alla formazione del suolo. Da non dimenticare la bellezza e la capacità di contribuire al benessere spirituale dell’uomo.
I crediti di sostenibilità
Con i crediti di sostenibilità il Parco nazionale dell’Appennino fa un passo avanti rispetto alla ormai diffusa tendenza legata alla compravendita dei crediti di carbonio. Riconosce un valore di mercato ai servizi ecosistemici e non soltanto al servizio di “sequestro della CO2 e stoccaggio del carbonio organico neo serbatoi forestali“.
Insomma siamo di fronte a un concetto più ampio di gestione forestale sostenibile. Si tiene in considerazione anche il conseguente impatto della gestione sull’erogazione dei servizi ecosistemici.
Compensare i danni all’ambiente
I crediti di sostenibilità sono diretti a chi vuole compensare gli impatti legati alla propria attività, o semplicemente “sostenere” la gestione forestale sostenibile e responsabile delle foreste dell’Appennino.
Con la vendita dei crediti di sostenibilità, il Parco nazionale potrà implementare sempre di più le azioni di tutela e valorizzazione delle foreste, insieme ai gestori forestali. Facile immaginare le ricadute economiche e sociali positive sulla comunità locale.
Parola d’ordine: responsabilità
Il progetto dei crediti di sostenibilità è in linea con il tema scelto quest’anno dalle Nazioni Unite: “Foreste e Produzione/Consumo Responsabili“. Chiaro il riferimento all’Obiettivo 12 dell’Agenda 2030: a causa della crisi climatica in rapida e negativa evoluzione, la vita dell’uomo sempre più legata a doppio filo alle foreste e ai servizi ecosistemici. Serve un deciso cambio di marcia.
Un ciclo virtuoso per l’ambiente
Gli sforzi compiuti per una gestione sostenibile e responsabile “certificata” delle foreste dell’Appennino tosco-emiliano saranno certificati e soprattutto trascritti nell’apposito registro nazionale. I crediti di sostenibilità erogati a beneficio dell’uomo dalle foreste della Riserva saranno quindi tracciati.
La giornata delle foreste è quindi il punto di partenza per un ciclo virtuoso su area vasta. Il parco conta su oltre 28.000 ettari di foreste e circa 500 milioni di alberi all’interno della Riserva di Biosfera riconosciuta dall’Unesco nel 2015.
Il parco nazionale dell’Appennino è ritenuto infatti un’eccellenza mondiale per la sperimentazione di modelli innovativi di sviluppo sostenibile.
I progetti forestali e il registro dei crediti
Nel dl Montagna approvato dal Consiglio dei Ministri è stata istituita sezione speciale con il compito di controllare e valutare i progetti forestali e di gestire un registro dei crediti (di carbonio) generati su base volontaria da progetti come la piattaforma di compravendita appena realizzata dal Parco nazionale.
Parchi letterari e giornata delle foreste
Il 21 marzo non si celebra solo la giornata delle foreste, è anche la data in calendario per celebrare la poesia. Ecco quindi l’idea di unire ambiente e cultura per festeggiare la ricorrenza. In Toscana due i parchi letterari esistenti: uno è dedicato a Policarpo Petrocchi, autore del celebre dizionario e si trova nella Montagna Pistoiese al Castello di Cireglio e l’altro invece alla scrittrice per l’infanzia Emma Perodi nelle Foreste Casentinesi.
Il primato della Toscana
I dati 2021 dell’Inventario nazionale delle foreste e dei serbatoi forestali di carbonio lo dicono a chiare note: in Italia i boschi rappresentano circa il 37% del suolo nazionale. Sale in modo considerevole la percentuale in Toscana, quinta regione italiana per estensione, è coperta per metà da foreste.
Un recente studio condotto dall’Università degli Studi di Firenze evidenzia la notevole crescita delle foreste. A dispetto dei cambiamenti climatici e dell’innalzamento delle temperature da una parte, della piaga sempre più diffusa degli incendi, soprattutto dolosi, negli ultimi 80 anni l’estensione boschiva in Toscana è passata da 875,000 a circa 1,160,000 ettari.
Sempre da Firenze parte inoltre il progetto di Treedom: grazie a una piattaforma online si possono acquistare e piantare alberi in diversi paesi in tutto il mondo. Il servizio offerto dalla società toscana consente di monitorare la crescita delle piante oltre a compiere un gesto responsabile e sostenibile per il futuro del pianeta.