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Giornata contro la violenza sulle donne: spettacoli e flash mob per dire no a femminicidi e abusi

Il 25 novembre, il programma de “La Toscana delle donne” è interamente dedicato a momenti di riflessione e sensibilizzazione, tra spettacoli e flash mob. Pegaso a Monica Guerritore e Francesco Montanari

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Una giornata di sensibilizzazione, di riflessione e soprattutto di azione. Il 25 novembre tutti contro la violenza di genere e il programma de “La Toscana delle donne” segue questo filo rosso.

Evento clou, ad Arezzo, al Teatro Petrarca con il debutto in serata, in prima nazionale, di “Carmen: l’ultimo incontro”, con Rossella Brescia. Per l’occasione il presidente Eugenio Giani insieme a Cristina Manetti, capo di Gabinetto del presidente, hanno consegnato il Pegaso de La Toscana delle Donne a Francesco Montanari (Don Josè). Brescia interpreterà Carmen, personaggio femminile forte, anticonformista etragicamente moderno.

Lo spettacolo  prodotto da  AidaStudioProduzioni, nasce da un’idea di Elena Marazzita su testo di Debora Pioli con la regia di Marco Voleri ed ha ha il patrocinio di Amnesty Internazional Italia. La musica di Bizet enfatizza il suo modo di fare irridente, il suo vivere nell’attimo, come se la vita fosse leggera, senza esitazioni, senza compromessi e con tutti i rischi che ciò comporta. Ma Carmen compie un errore terribilmente attuale: accettare un ultimo incontro.

pegaso donne

La mattinata del 25 novembre è proseguita in Piazza della Signoria con il flash mob di QN per le Donne “Voci contro la Violenza”. Centinaia di persone in piazza, presenti anche numerosi studenti con un grande striscione rosso. Tra i partecipanti lo scrittore Stefano Massini, la direttrice dei quotidiani editi dal gruppo Monrif (La Nazione, Il Giorno, Il Resto del Carlino, Qn) Agnese Pini, il presidente della Regione Eugenio Giani, la capo gabinetto della Regione, Cristina manetti, la sindaca di Firenze Sara Funaro, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e del Consiglio comunale Cosimo Guccione. Hanno partecipato, tra gli altri, anche la console degli Stati Uniti Daniela Ballardla vice presidente di Artemisia Petra Filistrucchi, la regista Cinzia Th Torrini, la scrittrice afghana Saliha Sultan Mohamad e l’attore Francesco Montanari.

Saliha Sultan Mohamad ha ricordato che le donne in Afghanistan “vivono n un sistema oppressivo, dove non hanno diritto di uscire, di parlare, di lavorare, non hanno nemmeno un volto. Io sono fortunata, io sono privilegiata, io sono scappata. Ma mi chiedo perché in un Paese così emancipato, come è possibile che vengono uccise ancora le donne? Il cambiamento siamo noi e insieme possiamo costruire un futuro migliore dove le donne non debbano più lottare per la loro dignità, per la loro libertà, anche la libertà religiosa”.

I palazzi illuminati di rosso

Palazzo Sacrati Strozzi, sede della giunta regionale, e il palazzo del Pegaso, sede del Consiglio regionale della Toscana, si sono illuminati di rosso, confermando l’impegno costante nella lotta contro la violenza di genere.

Nel pomeriggio alle 16,30, alla presenza del presidente Giani  un altro flash mob davanti al Palazzo Strozzi Sacrati illuminato di rosso. Colonna sonora, le voci del Coro Femina diretto da Lisa Kant. Si chiama “Oltre il Silenzio…le Donne”, un viaggio musicale e letterario che celebra la forza, il coraggio e la dignità delle donne. Al pianoforte Daniele Madio e lettura di Gemma Storai.

Alle 18, al Teatro della Compagnia di via Cavour, Katia Beni e Benedetta Giuntini sul palco con “Diritti e Rovesci…ma pari!”, spettacolo in cui una giornalista a volte fuori di testa intervista un’attrice comica a volte intelligente, su diritti delle donne e pari opportunità, esperienze di lavoro, di vita. Un’esilarante catena di gag e monologhi che lascia spazio a riflessioni semiserie su stereotipi di genere e diritti violati.

Alle 21, sempre al Cinema La Compagnia, anteprima assoluta di Alba Blu (2024), un corto incentrato sul dramma di una donna vittima di violenza sessuale, che sarà presentato da lla regista Emanuela Mascherini. Tratto da una storia vera e personale, Alba Blu, è il racconto dei segni che la violenza lascia nella psiche oltre che sul corpo. A seguire, il film La Testimone (Shahed)di Nader Saeivar, sulle battaglie delle donne in Iran.

La sera, alle 20, il Museo di San Marco ospita Lumen Naturae, un progetto di Virgilio Sieni in relazione agli affreschi del Beato Angelico al Museo di San Marco. Danzatrici e danzatori propongono ai visitatori esercizi e il pubblico sarà invitato in questo cammino silenzioso a osservare liberamente e a richiedere, se lo desidera, la trasmissione dell’opera attraverso il gesto.

Pegaso della Toscana delle donne a Monica Guerritore

Dalla realtà al palco. La storia di Giulia Trigona, uccisa con 27 coltellate dall’uomo che aveva lasciato e che diceva di amarla è stata al centro dello spettacolo “Quel che so di lei – Donne prigioniere di amori straordinari”, portato al teatro Goldoni di Firenze, tutto esaurito per l’occasione, da Monica Guerritore domenica 24 novembre.  Al termine, il presidente Giani ha conferito il Pegaso della Toscana delle Donne all’artista.

“La Toscana delle Donne porta avanti un impegno forte per promuovere la parità di genere e sostenere una cultura che riconosca un rapporto tra uomini e donne basato sul rispetto – ha detto il presidente della Toscana Eugenio Giani -. Un impegno che nel giorno del contrasto alla violenza di genere rivela ancora di più la sua urgenza, perché è necessario dire basta ai femminicidi, che purtroppo ogni giorno riempiono le pagine dei giornali e che accadono anche nella nostra Toscana. Grazie quindi a Monica Guerritore, una grande attrice, da sempre impegnata sul tema dei diritti delle donne, che ha voluto essere presente alla nostra rassegna e unire la sua voce alla nostra per dare un messaggio importante”.

Per la capo di gabinetto della Regione Toscana, Cristina Manetti “il linguaggio del teatro è un grande veicolo di messaggi, perché riesce a trasmettere le emozioni e i sentimenti legati a storie anche difficili e, consentendoci di metterci nei panni di qualcun altro, ci permette di fare una riflessione profonda. È per questo che abbiamo scelto di parlare anche attraverso questo mezzo con la Toscana delle Donne, che ha l’obiettivo di incoraggiare quel cambiamento culturale che è alla base della lotta alla violenza sulle donne”.

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