Saranno le comunità del cibo della Toscana a celebrare con tante iniziative disseminate in tutta la regione la “Giornata dell’Agrobiodiversità”, in programma il prossimo 20 maggio. Spazio dunque a convegni, dibattiti, eventi di sensibilizzazione sul tema e ancora teatro, feste e concerti nei territori. Un calendario che si amplierà dal 18 al 31 maggio e che si arricchisce anche con il Festival Scambi Rurali che prende il via il prossimo 18 maggio da Siena per concludersi a Calenzano nel mese di novembre.
Proprio sul ruolo delle comunità del cibo è intervenuta, nel corso della presentazione delle iniziative nella sede della Presidenza della Regione Toscana, la vicepresidente e assessora all’agrolimentare Stefania Saccardi.
Comunità del cibo, spinta importante per valorizzazione territorio, storia e salute
“Rappresentano una spinta importante – ha ricordato – che tiene insieme la valorizzazione dei territorio, la nostra storia e la tutela della nostra salute. Credo che la Toscana sia la regione con il più alto numero di Comunità, 5 sono state già riconosciute dal Ministero dell’Agricoltura e 4 sono in via di riconoscimento e se a queste aggiungiamo un’esperienza molto interessante che stiamo facendo con la Comunità del cibo di crinale che ci apprestiamo a realizzare con la Liguria dopo quella con l’Emilia”.
Saccardi: La nostra salute passa da ciò che mangiano e dal modo in cui lo mangiamo
Saccardi ha poi aggiunto: “Credo che possiamo vantare esempi importanti di come intendiamo valorizzare il territorio e le produzioni di nicchia che rappresentano la storia, i valori e la tradizione di un territorio. In questo modo riusciamo a recuperare coltivazioni antiche e rispettare la biodiversità, tema fondamentale e non a caso facciamo questa presentazione in prossimità della giornata dell’Agrobiodiversità del 20 maggio. Sono frontiere importanti per raggiungere gli obiettivi che l’Europa ci pone e che ci pone anche l’agricoltura: la lotta ai cambiamenti climatici, il rispetto sempre più alto dell’ambiente e un’alimentazione sempre più sana perché la nostra salute passa prevalentemente da ciò che mangiamo e dal modo con cui lo mangiamo”.
Le mission delle comunità del cibo sono importanti per la salvaguardia delle produzioni ma dell’intero territorio. Operano – tra le altre cose – sostenendo anche la rigenerazione agricola, il ben-essere dell’uomo e della terra, la cooperazione tra gli agricoltori per lo sviluppo di un’economia etica e sostenibile.
Il valore di queste realtà è poi quello di rappresentare comunità nate dal basso, esperienze territoriali che mettono al centro la rete e la condivisione dei valori, l’interesse comune coinvolgendo non solo gli agricoltori ma anche gruppi di acquisto solidale, istituti scolastici e universitari, centri di ricerca, associazioni per la tutela della qualità della biodiversità di interesse agricolo e alimentare, mense scolastiche, ospedali, esercizi di ristorazione, esercizi commerciali, piccole e medie imprese artigiane di trasformazione agraria e alimentare, nonché enti pubblici.
Le iniziative organizzate dalle comunità del cibo della Toscana in occasione della Giornata dell’Agrobiodiversità sono disponibili a questo link.