Ginevra Minetti ha 17 anni ed è un volontaria della Misericordia di Prato, da oggi Alfiere della Repubblica per nomina del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Per l’entusiasmo e la generosità con cui presta la sua opera di volontaria. Durante la recente alluvione di Prato – si legge nella motivazione – ha preso parte alla ricerca di alcune persone disperse e si è dedicata senza sosta all’accoglienza dei tanti sfollati ai quali non ha mai fatto mancare un sorriso rassicurante”.
La cerimonia ufficiale si è tenuta lunedì 13 maggio al Quirinale, con il Capo dello Stato che ha consegnato gli attestati d’onore e le targhe. Tra i premiati anche la 2C della scuola Matteucci di Campi Bisenzio, sempre per l’impegno mostrato durante l’alluvione dello scorso novembre.
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Il presidente Sergio Mattarella ha consegnato in tutto 29 attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica”. Solidarietà per l’ambiente e per la cultura è il tema prevalente che ha ispirato nel 2023 la scelta dei giovani Alfieri. In particolare, con le alluvioni che nel 2023 hanno colpito la Toscana e la Romagna hanno mosrato “l’altruismo, la generosità e il senso di comunità di tanti giovani. Gli Attestati – si legge in una nota del Quirinale – valorizzano le azioni di volontariato, gli esempi di cittadinanza attiva, così come le storie di ragazzi che hanno saputo trasformare la passione per la scrittura o per le scienze in un “ponte” per ridurre le disuguaglianze”.
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Ginevra e il suo coraggio nel cercare i dispersi
Ginevra Minetti è residente a Montemurlo, in provincia di Prato. È ora Alfiere della Repubblica “per l’entusiasmo e la generosità con cui presta la sua opera di volontaria. Durante la recente alluvione di Prato – si legge nella motivazione – ha preso parte alla ricerca di alcune persone disperse e si è dedicata senza sosta all’accoglienza dei tanti sfollati”.
Le studentesse e gli studenti della scuola secondaria di primo grado di Campi si sono distinti “per l’impegno civile nell’emergenza” causata dall’alluvione di novembre. Come si legge nella motivazione del Quirinale: “Hanno ripulito con dedizione e impegno i locali della scuola, invasi dall’acqua e dal fango”. “Non hanno esitato, come tanti altri ragazzi, a fare la loro parte per rianimare la loro comunità e i luoghi della vita quotidiana. In quella circostanza i ragazzi hanno lavorato con grande senso di responsabilità e di solidarietà. Nella difficoltà si sono sostenuti a vicenda, e non soltanto nei locali della scuola: molti infatti hanno ospitato a casa compagni di classe costretti ad abbandonare le proprie abitazioni perché allagate”.