Nel 2020 si celebrano 100 anni dalla nascita di Gianni Rodari (1920-1980) lo scrittore amato dai bambini. Chi non ha mai letto quando era piccolo libri come “Favole al telefono”, “Filastrocche in cielo e in terra” o “Il libro degli errori”. Non tutti sanno però che accanto alla sua attività di scrittore per l’infanzia Rodari ha anche attuato una profonda attività di teorico della pedagogia volto a ‘educare’ i genitori.
Gianni Rodari e Il giornale dei genitori
Era il 1968 quando Gianni Rodari diventa infatti direttore de Il Giornale dei genitori, succedendo ad Ada Marchesini Gobetti, scomparsa prematuramente. Gianni prende il suo posto, portando avanti il progetto di ricerca e azione da lei avviato fino all’agosto del 1977, quando firmerà il suo ultimo numero come direttore, anche se continuerà ad inviare articoli fino al 1980, anno della sua morte.
Una storia poco conosciuta quella de Il Giornale dei genitori: Rodari firma, dal 1964 al 1980, 41 scritti che ci restituiscono una voce militante impegnata attivamente nel dibattito pedagogico del suo tempo a cui il Giornale ha offerto l’occasione di elaborare ed organizzare riflessioni sulla scuola, la famiglia, la società.
Il convegno: Un nuova civiltà dell’infanzia
A Firenze si tiene giovedì 19 in streaming il convegno “Una nuova civiltà dell’infanzia” che vuole riattualizzare la voce del grande intellettuale di Omegna mettendola in dialogo con quella di esperti, studiosi, autori e insegnanti del presente, che interverranno a partire dai temi, dagli stimoli, dalle riflessioni che emergono dalle pagine del Giornale.
Al centro del convegno, progettato nell’ambito del “Patto per la lettura in Toscana”, si trova il “capitale narrativo” di Rodari che va dai temi della sua pedagogia, alla sua idea di cultura e politica capaci di rompere le barriere tra “dottori” e gente semplice, dalla sua concezione di genitorialità come militanza attiva che non delega a terzi l’educazione dei propri figli e che ha una dimensione collettiva. E poi le sue riflessioni su scuola, famiglia, genitorialità, società e istituzioni.
Il convegno è rivolto principalmente a bibliotecari, insegnanti, educatori e a chiunque si occupi di libri e cultura per bambini e ragazzi, ed è disponibile, per chi non sia riuscito a iscriversi, in streaming sul sito www.liberweb.it e sulla pagina facebook di LiBeR.