“La Toscana è terra di invenzioni. Lo è per cultura, per tradizione, per dna. E vuole continuare ad esserlo per dare prospettiva ai nostri giovani e caratterizzare la sua visione strategica di sviluppo e innovazione”
Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani con queste parole ha dato il via a TID, Toscana Inventors Day, la giornata on line, in programma oggi, dedicata all’incontro tra inventori, aziende e investitori voluta dall’Ufficio Regionale Trasferimento Tecnologico assieme alle Università e le scuole di alta formazione universitaria toscane (Scuola Superiore Sant’Anna, la Scuola Normale Superiore, l’Università degli studi di Siena, l’Università di Pisa, l’Università degli studi di Firenze e la Scuola IMT Alti Studi Lucca).
L’obiettivo di TID è quello di far conoscere 85 brevetti – 26 in ambito Digital, 59 nel settore Industry – elaborati da gruppi di ricercatori e ricercatrici attivi negli atenei della regione. “Un’occasione molto concreta – ha spiegato Giani – che esalta un profilo che vede la Toscana ai primi posti in Italia per numero di brevetti realizzati da aziende e università nell’ultimo anno e su cui dobbiamo impegnarci per rendere remunerative queste idee e questo know-how di innovazione”.
I protagonisti di Toscana inventors day sono proprio le inventrici e gli inventori.
In questi anni in 218 tra ricercatori, docenti e dottorandi hanno lavorato ai progetti presentati oggi che potranno contribuire all’innovazione e alla competitività delle imprese e al miglioramento della qualità della vita. Dai sottomarini mutanti a processi di abbattimento del rumore, dalle maschere facciali personalizzate con i supereroi per il trattamento della malocclusione a sistemi di guida del passo di un soggetto utili a supportare la camminata di persone affette da Alzheimer.
E ancora sensori, apparati e architetture per la gestione di network, materiali innovativi e strumenti per la realtà aumentata.
Sono decine i brevetti presentati nel corso della giornata che prevede anche la possibilità per aziende e investitori di incontrare i ricercatori per approfondire dettagli e vantaggi delle invenzioni. Al centro di TID anche la questione delle opportunità di finanziamento necessarie a promuovere processi di industrializzazione di invenzioni e brevetti, come quella illustrata da Claudia Pingue, responsabile del Fondo Technology Transfer di CDP Venture Capital Sgr, che ha descritto il funzionamento del Fondo per il Trasferimento Tecnologico, fondo con una dotazione di 275 milioni di euro da destinare allo sviluppo di progetti di ricerca e accompagnamento al mercato.
“Toscana Inventors Day è un’ottima opportunità per le ricercatrici e i ricercatori delle istituzioni universitarie toscane e per le aziende – sottolinea l’assessora a università e ricerca Alessandra Nardini -. C’è bisogno, infatti, di mettere ancora più in collegamento questi mondi e c’è bisogno di puntare ancora di più sul trasferimento tecnologico e sulla valorizzazione della ricerca perché riusciremo ad uscire da questa fase così difficile solo se saremo capaci di scommettere ed investire su questo. TID è anche l’occasione per definire nuovi link, nuove connessioni, tra chi cerca innovazione e chi offre soluzioni innovative”.
“Questa pandemia ci ha ricordato quanto sia importante investire in ricerca – aggiunge l’assessora – e in Toscana abbiamo tutte le potenzialità grazie alle prestigiose Università e Scuole che qui hanno sede. Il lavoro dell’Ufficio Regionale per il Trasferimento Tecnologico è stato davvero importante e voglio fare un plauso anche alla modalità di cooperazione, di sinergia, messa in campo dalle istituzioni universitarie toscane. Fare sistema è indispensabile per cogliere e sviluppare al meglio le opportunità che abbiamo e avremo di fronte. Questa sinergia – che si sviluppa non solo con l’URTT ma anche con l’associazione Tour4Eu, Invest in Tuscany e Toscana Open Reasearch – ci permette di far fare quel passo in avanti alla nostra regione”.
“Questo momento di esposizione – ha detto l’assessore regionale alle attività produttive Leonardo Marras – valorizza un grande lavoro che spesso non si riesce a comunicare. Una presenza diffusa e importante che ha bisogno di essere implementata e messa a sistema attraverso integrazioni e aggregazioni tra centri di competenze, tra ricerca, università e impresa, tra politiche pubbliche regionali”.
“Anche per questo – ha aggiunto Marras – nella prossima programmazione regionale dei fondi strutturali europei la parte significativa sarà dedicata all’offerta alle imprese di servizi qualificati per l’innovazione. Il grande tema sarà ricerca e sviluppo, attraverso il quale è possibile costruire ponti con le imprese per consolidare il trasferimento tecnologico e fare in modo che un’idea diventi essa stessa un’impresa senza attendere un investitore”.