Sono solo 986 i nuovi casi positivi registrati nelle ultime 24 ore in Toscana. Lo ha anticipato sul suo profilo Facebook il presidente della Regione, Eugenio Giani, che ha precisato che i nuovi casi sono emersi su “14.843 tamponi molecolari e 3.027 test rapidi effettuati“.
“È una buona notizia – scrive Giani – come quella della nascita di un nuovo toscano all’ospedale di Prato. Tanti auguri alla mamma e a babbo. Grazie alle nostre ostetriche che mai si sono fermate in questi mesi difficili“.
È il secondo giorno di fila che i nuovi casi in Toscana scendono sotto quota mille: ieri infatti erano 962.
Giani: nei prossimi giorni chiederemo la zona arancione
Il presidente Giani ieri sera ha anche annunciato, nel corso di una diretta su Facebook, che “nei prossimi giorni noi possiamo chiedere di tornare in zona arancione, con i dati degli ultimi due-tre giorni che sono da zona gialla”.
“Siamo entrati il 15 novembre in zona rossa – ha spiegato Giani – e dopo 15 giorni possiamo fare questa richiesta con questa stabilizzazione del decremento. Possiamo anche tornare in zona gialla per il periodo di Natale. Tocco con mano la sofferenza ed i sacrifici delle tante categorie economiche da ristorare”.
Ieri ha ricordato Giani, “è un giorno che ha segnalato la caduta dei contagi dopo settimane: il numero è sotto la soglia dei mille. È un grande risultato questo, significa che la curva sta scendendo”. Per il governatore toscano “incomincia a vedere l’ossigeno e a respirare”.
Al lavoro su un’ordinanza per gli spostamenti in zona rossa
Giani infine ieri sera ha dichiarato che sta lavorando per un’ordinanza “che in alcuni aspetti aiuta un po’ a muoversi di più rispetto alle previsioni letteralmente intese della zona rossa”.
La bozza di ordinanza, ha spiegato Giani, “naturalmente deve avere un ok dal Ministero, l’abbiamo mandata oggi: spero che possa ritornarci, anche con le correzioni che si possono prevedere, e in questo caso io darò subito notizia dell’ordinanza che riesce a ‘leggere’ meglio, in modo se vogliamo un po’ più permissivo, gli orientamenti che col Dpcm si erano dati alle zone rosse”.