Il monito a non abbassare mai la guardia con la mafia è arrivato dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano davanti alla targa che ricorda la strage dei Georgofili. Il ministro, a Firenze per la presentazione del restauro delle Reali Poste agli Uffizi, ha voluto rendere omaggio alle vittime della strage mafiosa. Sangiuliano ha deposto un mazzo di rose rosse davanti all’opera di Andrea Roggi ‘Albero della pace‘ nel luogo dell’attentato avvenuto 30 anni fa, il 27 maggio 1993.
“In queste settimane lo Stato ha segnato un grande successo, la cattura di Matteo Messina Denaro e questo è un luogo simbolo della lotta alla mafia” ha detto Sangiuliano, arrivato a Palazzo Vecchio, accompagnato dal deputato e responsabile organizzazione di Fdi Giovanni Donzelli. Messina Denaro è stato condannato in via definitiva all’ergastolo per aver organizzato la strage dei Georgofili.
Sangiuliano, anche su consiglio dello stesso Donzelli e di altri amici e compagni di partito, ha ritenuto di “fare un passaggio“. “La mafia non ha soltanto prodotto enormi danni al mezzogiorno d’Italia, la mafia è stata anche stragista, quindi era doveroso questo omaggio nel momento in cui lo Stato ha dimostrato di essere all’altezza e ha catturato Messina Denaro -ha aggiunto Sangiuliano – . Era doveroso da parte nostra rivolgere la memoria a quelle che furono le vittime di questa strage per ripensare cosa sono stati questi anni ma pure per immaginare un punto di svolta per una società che sia assolutamente legalitaria. Non bisogna mai abbassare la guardia, bisogna andare avanti e partire dalla memoria di ciò che è stato“.
Anche gli esponenti Fdi, insieme al ministro, hanno reso omaggio alle cinque vittime della strage mafiosa del 27 maggio del 1993: “A loro e a tutte le vittime della mafia va il nostro più sentito pensiero“.