Un gelato sempre più “scientifico”, ma allo stesso tempo sempre più buono, sano e sostenibile a conferma che studio, ricerca, sperimentazione e confronto sono indispensabili per dar valore alla professione del gelatiere artigiano. Solo così nasce un prodotto di qualità profondamente identitario che esalta il patrimonio agroalimentare italiano.
Queste le nuove tendenze di consumo in materia di ice cream e di produzione dei maestri del freddo delineate dalla quarta edizione della “Guida Gelaterie d’Italia 2020 del Gambero Rosso”, presentata al Sigep di Rimini. Nella selezione degli esperti del Gambero Rosso la Lombardia è in testa con 11 gelaterie premiate seguita da Emilia- Romagna con 8; Piemonte, Veneto e Lazio con 6; Toscana con 5; Liguria, Friuli Venezia Giulia, Campania e Sardegna con 2, Marche, Abruzzo, Puglia, Basilicata e Sicilia con 1.
Le migliori gelaterie toscane premiate con i ‘Tre coni’ sono: Carapina a Firenze, Gelateria della Passera a Firenze, Chiccheria a Grosseto, De’ Coltelli a Pisa e Dondoli a San Gimignano. Sul podio col titolo di “Miglior Gelato Al Cioccolato” Lo Gnomo Gelato a Milano. Il Gelatiere Emergente è Martina Francesconi della Gelateria Gelatina a Genova. Premio Sostenibilità alla Maison Corsini a Torino, mentre il “Miglior Gelato Gastronomico” lo fa Golosi Di Natura a Gazzo (Padova).
Quella degli italiani per il gelato artigianale è una passione che non conosce stagioni. La domanda pressoché costante sta spingendo sempre più locali ad accorciare il periodo di chiusura invernale. Quattro attività su dieci rinunciano alle chiusure invernali e restano aperte 365 giorni l’anno. Sono i dati raccolti da Fipe, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi. Il valore complessivo del settore supera i 4,2 miliardi di euro con 74mila occupati diretti. Il 43% delle 39mila gelaterie dello stivale si concentra nel Sud e sulle isole, un traino dunque per l’economia del Mezzogiorno.