Melissa Vaselli, Antonio Petrellese e Federico d’Onza sono tre giovani studenti del primo anno del corso di formazione superiore Its Eat Academy “food marketing and export management” di Firenze. Insieme hanno dato vita a una app che, unendo innovazione e praticità, punta a promuovere il turismo enogastronomico.
L’applicazione si chiama “Gate”, che potremmo tradurre dall’inglese come portale o porta, ma che in verità sta a identificare l’acronimo di “Gastronomic adventure tourism and experience”: avventura gastronomica, turismo ed esperienza. Il progetto è stato presentato venerdì scorso all’Its 4.0 Day tenutosi a Roma nella cornice del Portico di Ottavia.
Percorsi esperienziali e itinerari enogastronomici
“Quest’anno – spiega la docente e coordinatrice Alice Cappucci – tre studenti del corso in food marketing and export management hanno partecipato alla competizione proponendo la Demo di un’applicazione originale, che sfruttando tecniche di geolocalizzazione, realtà aumentata e un algoritmo nativo da loro messo a punto, consente a qualunque turista con grande facilità di individuare percorsi esperienziali che valorizzano sui territori i prodotti agroalimentari e l’enogastronomia.
L’applicazione per telefonini è piaciuta moltissimo per usabilità e rapidità con la quale seleziona destinazioni come ristoranti, agriturismi, o piccoli produttori del settore agroalimentare. Offrendo in parallelo la possibilità di associare informazioni complementari tarate sui gusti del singolo turista, così da poter arricchire la sua vacanza. Quest’anno non siamo stati selezionati per presentare la nostra idea innovativa al Maker Faire di Roma, come invece è avvenuto lo scorso anno, ma per i ragazzi è stata un’esperienza di alto livello perché si sono confrontati con altre realtà di eccellenza fra gli Its Academy“.
Come è nata l’idea
“In pratica siamo partiti dall’analisi dei bisogni del turista attraverso un percorso di design thinking – spiega Federico D’Onza – per poi progettare l’app che costituisce un’estensione delle piattaforme più diffuse, ricorrendo a geolocalizzazione, intelligenza artificiale e realtà aumentata, governata da un algoritmo che valorizza le piccole e medie imprese artigianali e non a vocazione agroalimentare e non turistica e gastronomica. L’idea era quella di puntare su emotività e autenticità, per cui un appassionato di enoturismo può trovare con pochi passaggi percorsi dedicati alle cantine e alle produzioni vitivinicole, ma allo stesso tempo individuare le terme che sono in zona, le piste per mountain bike o i musei delle tradizioni popolari. Fa tutto l’app utilizzando un algoritmo che mette in relazione i gusti dell’utente con gli obiettivi che si è data per la vacanza. Per realizzarla ci siamo avvalsi di una piattaforma online che produce demo“.
Il mondo del lavoro
“Questo tipo di esperienze è fondamentale per i ragazzi – spiega la direttrice dell’Its Eat Academy, Paola Parmeggiani – perché compiono una full immersion nel mondo del lavoro, impegnandosi in uno sforzo creativo per utilizzare le nuove tecnologie: in questo caso quelle digitali 4.0. C’è poi l’aspetto del confronto con altre realtà di eccellenza e della competizione per individuare soluzioni originali, che fanno parte a tutti gli effetti del percorso didattico. Non è un caso che chi si diploma al nostro Its Eat Academy quasi nel 90% dei casi trova lavoro entro 12 mesi, spesso in settori innovativi dell’agroalimentare“.