Quattordici insegne di rilievo e perfino un locale che conquista le Tre Bacchette: il massimo riconoscimento per il Gambero Rosso. La Guida Sushi 2025 incorona la Toscana tra le realtà di spicco per gli amanti della cucina giapponese. L’arte di conquistare i palati con “su” (aceto) e “meshi” (riso) ha raggiunto delle vette altissime.
Nella rosa di 223 indirizzi dove assaporare il cibo nipponico 32 sono le eccellenze riconosciute con le Tre Bacchette: una è il Moi Omakase di Francesco Preite a Prato. La Toscana guadagna pure uno dei Premi Speciali per i Maestri del Sushi e può vantare tre dei migliori take away d’Italia.
In guida troviamo sushi bar, insegne fusion, fine dining, osterie, take-away e delivery a fotografare un nuovo scenario ormai sempre più diffuso anche in Toscana. Sapori autentici e proposte tradizionali vanno di pari passo con le più moderne contaminazioni.
Le 3 Bacchette di Moi Omakase
In Toscana brilla la stella di Moi Omakase di Prato con le sue Tre Bacchette e il Premio Speciale I Maestri del Sushi. Un locale, a due passi dal Castello dell’Imperatore, dove si respira davvero l’atmosfera del Giappone e dove il rito del sushi viene celebrato attorno a un bancone dove, ogni sera, dieci commensali si siedono per assistere alle preparazioni di Francesco Preite.
Una liturgia che conta sempre più sostenitori. Merito del percorso a sorpresa di 18 portate per soddisfare le aspettative dell’offerta, l’omakase. Un menu dove spiccano le capesante di Hokkaido ai nigiri di dentice, scampo o tonno rosso dell’isola d’Elba, da mangiare orologio alla mano.
Gli altri locali di sushi in Toscana
Ma di eccellenze in Toscana c’è solo l’imbarazzo della scelta: dal ristorante Momoyama in San Frediano che rappresenta un vero e proprio pioniere al fusion Satori in zona Campo di Marte per un dialogo tra Oriente e Occidente. Koko, da oltre 15 anni una certezza per chi è alla ricerca di una cucina orientale in un ambiente raffinato.
Tra le viuzze del centro storico Ieie da Toshi di Toshifumi Mitsubiki assicura qualità a prezzi decisamente convenienti. Il Cuore, ancora in Oltrarno, è una taverna giapponese con un tocco di fiorentinità. Tra le ultime, più interessanti aperture il giapponese Bentoro, l’insegna di Sachiko e Roberto Sapia in una traversa di via Gioberti e mentre Hoseki è perfetto sia per i pranzi di lavoro che per le serate dei più giovani.
Ma la cucina giapponese fa proseliti anche in provincia e non sorprende così la presenza nella Guida Sushi di Gambero Rosso di altre realtà toscane. Saffron, nel centro storico di Arezzo, punta su una proposta di mare mentre Tredici Sushi Lab ad Empoli scommette su cucina fusion e design contemporaneo per un’accoppiata vincente.
Il fascino del Giappone si respira da Nida, fuori le mura di Lucca, con un menu nel segno della tradizione. Tra le più piacevoli scoperte il Kyubi Club di Carrara e le Officine del Marini di Pistoia. A Siena il SushiBar si affida a una proposta nel segno della stagionalità.
A sorprendere, per il livello, sono anche tre take away e delivery, tra i migliori d’Italia: House of sushi di Arezzo; Mangiappone di Firenze e Yatai Mad di Livorno.