Sono quattro le gelaterie in Toscana con ‘Tre coni’, il riconoscimento massimo del Gambero Rosso per chi opera nel settore. Nessun colpo di scena quindi: tutto confermano in Toscana mentre altre regioni, come ad esempio la Lombardia, allungano il passo.
La settima edizione della guida Gelaterie d’Italia 2023 di Gambero Rosso, realizzata in collaborazione con Orion, vede al vertice con i ‘Tre coni‘ la Gelateria della Passera a Firenze, Chiccheria a Grosseto, De’ Coltelli a Pisa e Gelateria Dondoli a San Gimignano. Una situazione stazionaria quindi da ormai tre anni, dopo la chiusura di Carapina.
I “fab four” della Toscana hanno vinto la concorrenza di circa 39mila gelaterie in tutta Italia per ottenere il massimo riconoscimento dal Gambero Rosso. Sono poco più di cinquanta le attività che possono rivendicare con orgoglio i “tre coni“.
Nella guida 2023, la Lombardia svetta a livello nazionale con 14 locali, seguono il Piemonte e l’Emilia Romagna con 9; il Lazio con 7; il Veneto con 6. La Toscana è sesta con 4 gelaterie; Liguria, Campania, Basilicata, Sicilia e Sardegna con 2; Friuli-Venezia Giulia, Marche, Abruzzo, Puglia.
La gelateria di Sergio Dondoli
Piazza della Cisterna a San Gimignano è il regno del maestro Sergio Dondoli. Ormai un’attrazione al pari dei tanti monumenti del borgo toscano. Tutti in coda da tutto il mondo per assaggiare il gelato di un grande affabulatore che sa raccontare il territorio al meglio.
Grande qualità, materie prime selezionatissime e un po’ di humor toscano: ecco quindi la Crema di Santa Fina, accanto al Sorbetto alla Vernaccia e il gusto Curva Fiesole per rendere omaggio alla squadra del cuore: la Fiorentina.
La gelateria De’ Coltelli di Cutelli
Alla classifica del Gambero è abbonato dalla prima edizione del 2017, ambasciatore del gelato lo è sempre stato. ma dopo la missione in Africa ancora di più. Gianfranco Cutelli, maestro della Gelateria De’ Coltelli a Pisa e a Lucca oltre che consulente di gelateria, punta da sempre su un gelato naturale.
Il suo segreto? Gli ingredienti: selezionati, possibilmente del territorio, di filiera corta e di qualità certificata. La differenza la fanno poi le caratteristiche di Cutelli: curiosità, voglia di sperimentare e massima trasparenza nei processi di lavorazione.
La Chiccheria di Manuele Presenti
Avere a portata di mano materie prime d’eccellenza e di altissima qualità da ogni angolo della Maremma è già un buon punto di partenza. Per Manuele Presenti che punta a un gelato il più naturale possibile è già un prezioso contributo.
Presenti porta avanti la “Chiccheria” a Marina di Grosseto, l’attività aperta dai genitori Luciano e Annamaria nel 1976 a Marina di Grosseto. Il suo obiettivo è trovare il giusto bilanciamento tra gusto e benessere. E di raccontare il territorio con i suoi gusti.
La gelateria della Passera di Cinzia Otri
In piazza della Passera la Gelateria di Cinzia Otri è nel suo habitat naturale. Nel cuore dell’Oltrarno dove ancora è possibile ammirare gli artigiani realizzare autentici capolavori con mani sapienti Cinzia porta avanti la tradizione del dolcefreddo ideato dall’architetto Bernardo Buontalenti. Una degne erede di un genio rinascimentale che inventò anche il gelato, apprezzata anche dalla stampa estera.
Cinzia rende onore a un lascito così impegnativo con la cura nella selezione di ingredienti freschi e materie prime di stagione, spesso toscane. Qualità e km zero sono la parola d’ordine nella gelateria della Passera. Il richiamo alle radici si esprime anche attraverso gusti particolari come “Messer Brunelleschi” o “Monnalisa”. Da provare i suoi sorbetti a base di infusi e di spezie.
Grande la soddisfazione di Otri, in classifica con i tre coni dal 2017: “ogni volta è una grande emozione, perché questi riconoscimenti non sono mai scontati e ci spingono a continuare a lavorare sulla strada dell’alta qualità”.
Camilli e Otri premiati da Cna
Cna nazionale, in occasione del Sigep, il salone internazionale della gelateria, ha assegnato il “Premio Maestri Gelatieri” alla stessa Otri e a Ciro Camilli. Otri ha ricevuto il premio Donna Imprenditrice, a Camilli della gelateria Perché no! è andato invece il premio alla carriera.
La gelateria Perché no! di Camilli
Perché no! è prima di tutto un esercizio storico fiorentino: fondato nel 1939. Oggi l’attività è portata avanti a gestione familiare da Camilli con moglie, due figlie più 5 operatori fra laboratorio e banco. Una produzione rigorosamente artigianale con ingredienti freschi. Molti i prodotti dei Presidi SlowFood. I gelati alla frutta sono senza alcun derivato animale (gelato Vegan).
In produzione anche gelati ipocalorici preparati con latte di soia biologico no OGM e fruttosio. Un marchio anche da export: 4 i punti vendita aperti a marchio Perché no!… nella città di Seul in Korea. Camilli ha esportato in Oriente tradizioni, ricette originali e ingredienti del gelato made in Tuscany.
Firenze, capitale delle gelaterie artigianali
“Un gelato di qualità quello fiorentino perché nel nostro territorio quasi 7 gelaterie su 10 sono artigianali. Per l’esattezza 203 imprese tra le 304 gelaterie e pasticcerie e aziende manifatturiere che si occupano della produzione. Un business che nell’intera Città Metropolitana, prima del Covid, valeva 359 milioni di euro all’anno (il primo d’Italia) dando lavoro a 2.552 addetti (la 4° area del Paese per occupazione in questo settore). La pandemia, però, ha picchiato duro e il comparto dal 2019 ha perso il 4% delle proprie imprese” spiega Francesco Fossi, coordinatore Cna Agroalimentare Firenze.