Enogastronomia/

Gambero rosso, in Toscana svetta la pasticceria Nuovo mondo

Paolo e Andrea Sacchetti confermano le Tre Torte in guida come il “papà” della Setteveli Luca Mannori. Miglior Pastry Chef Sara Mazzoli del ristorante Il Piccolo Principe a Viareggio

Paolo e Andrea Sacchetti della pasticceria Nuovo Mondo di Prato – © FB Nuovo Mondo

La Toscana è protagonista della nuova guida del Gambero Rosso “Pasticceri e Pasticcerie d’Italia 2024“. Sono il Nuovo Mondo di Paolo e Andrea Sacchetti che ha il punteggio più alto con 92 punti e Luca Mannori papà della celebre “Setteveli” con 90 punti: le due attività di prima grandezza che brillano con Tre Stelle nella 13esima edizione della pubblicazione.

Si aggiunge poi una Pastry Chef di categoria: Sara Mazzoli del ristorante Il Piccolo Principe del Grand Hotel Principe di Piemonte Viareggio. La guida 2024 si compone di 31 attività che possono fregiarsi delle Tre Torte e 5 Premi Speciali, sono ben 650 le insegne incluse nell’edizione 2024, di cui ben 60 le novità. Su tutti svetta la figura di Iginio Massari, maestro indiscusso del dolce che merita le Tre Torte d’Oro. Tra l’altro a Firenze è presente con una pasticceria che porta il suo nome.

Iginio Massari – © @IginioMassari

Tutte le Torte del Gambero Rosso

In Toscana sono 36 le pasticcerie censite dalla Guida, ben 17 nel capoluogo, a Firenze. Sono presenti in guida: Millevoglie (2 Torte, Albinia), Lorenzo pasticceria e caffè (2 Torte, Camaiore), Tuttobene (2 Torte, Campi Bisenzio), Conca d’oro (1 Torta, Campiglia Marittima), Bottega di pasticceria (2 Torte, Firenze), Pasticceria Buonamici (1 Torta, Firenze), Cortese cafè Novecento (2 Torte, Firenze), Pasticceria Cosi (2 Torte, Firenze), I dolci di Marco (1 Torta, Firenze), Dolci e dolcezze (2 Torte, Firenze), Dolci pensieri (1 Torta, Firenze), Pasticceria Giorgio (1 Torta, Firenze), Gualtieri (2 Torte, Firenze), Caffè Lietta (1 Torta, Firenze), I dolci di Massimo (1 Torta, Firenze), Caffè Rainer (1 Torta, Firenze), Rivoire (1 Torta, Firenze), Pasticceria Stefania (2 Torte, Firenze), Pasticceria Mariani (1 Torta, Forte dei Marmi), Cristiani (1 Torta, Livorno), Atelier Damiano Carrara (2 Torte, Lucca), Sandra (2 Torte, Lucca), Giovannini (1 Torta, Montecatini Terme), Il Duomo (2 Torte, Pietrasanta), Cioccorocolato (1 Torta, Pisa), Pasticceria Guastini (2 Torte, Prato), Tantaroba by Faccendi (2 Torte, Quarrata), Vacchetta (1 Torta, Santa Croce sull’Arno), Laquale (2 Torte, Scandicci), Corsini (1 Torta, Siena), Peccati di Gola (2 Torte, Siena), Pasticceria Barbera (2 Torte, Signa), Gambalunga (1 Torta, Viareggio), Patalani (2 Torte, Viareggio).

Per trovare i migliori però ci si deve spostare a Prato che ospita due grandi eccellenze al punto di meritare il punteggio pieno delle Tre Torte.

Paolo e Andrea Sacchetti della pasticceria Nuovo Mondo di Prato – © FB Nuovo Mondo

Il Nuovo Mondo di Paolo e Andrea Sacchetti

Nuovo Mondo di Paolo e Andrea Sacchetti registra il punteggio più alto in Toscana. Il locale, attivo dal 1989 “è sempre alla ricerca di nuove ispirazioni e rivisitazioni dei classici della pasticceria italiana -si sottolinea dal Gambero Rosso-. Giustamente orgogliosi dell’alveolatura dei loro cornetti e croissant, ne sfornano per tutti i gusti: classici, integrali, al pistacchio, ai frutti di bosco. Impeccabili i dolci classici (biscotti di Prato, Foresta Nera, tiramisù e un’infinita varietà di mignon) e imperdibili le creazioni originali, da Alì Babà (babà con cuore di ananas e ganache al lime) a Nettare d’Estate – rivisitazione della Santarosa -, anello di sfogliatella sormontato da chips di semola e miele che racchiude una mousse di ricotta e un cuore di albicocca alla lavanda. Tra gli ottimi lievitati delle feste da provare il Pan Ballotto, con cubetti di marroni marinati nell’Alchermes, marron glacé e albicocche candite”.

Ad affiancarsi al riconoscimento delle Tre Torte, anche altri premi conferiti dal Gambero rosso per la Pasticceria Nuovo Mondo: Tre Tazzine per il bar e Due Chicchi per il caffè.

Luca Mannori

Luca Mannori, il papà della Setteveli

Sono pochi i pasticceri in Italia a poter accostare il loro nome alla torta Setteveli: i loro nomi si contano sulle dita di una mano. E Luca Mannori è uno di loro: “uno dei grandi nomi dell’arte dolce nazionale che accosta a una delle sue grandi passioni, la musica -sottolineano al Gambero Rosso-. Il suo locale è ampio ed elegante, la proposta eccellente. Nel repertorio di torte la Setteveli è un “must have”, ma sono davvero tante le proposte, come la cake nocciola e arancia o Rio (spezie toscane, miele di macchia mediterranea, nocciole, mandorle, fichi e arancia). Fra le specialità, le torte americane e in cake design. Curatissima anche la produzione cioccolatiera, che predilige cioccolato monovarietale, e il cioccolato puro, che contiene solo massa di cacao, burro di cacao, zucchero e lecitina di soia. Imperdibili i grandi lievitati, compreso un delizioso il panettone gastronomico”.

Sara Mazzoli, pastry chef del ristorante Il piccolo principe di Viareggio

Sara Mazzoli al top per i pastry chef

Nella categoria Pastry Chef: tra i 16 migliori pasticceri capaci di trasformare un pasto al ristorante in un’autentica esperienza indimenticabile c’è infatti Sara Mazzoli del ristorante Il Piccolo Principe del Grand Hotel Principe di Piemonte Viareggio.

Grande la passione per i dolci che la porta prima a Dublino, dove collabora con chef di culture diverse, conosce nuovi stili di cucina internazionale, si avvicina soprattutto alla pasticceria malese e spagnola -spiegano al Gambero Rosso-. Continua poi le esperienze all’estero, tra cui Londra, per approdare infine al Grand Hotel Principe di Piemonte nel 2019. Uno dei dolci a cui è particolarmente legata è lo Sticky Rice, insegnatole a Dublino, una sorta di budino di riso fatto con latte di cocco, citronella e zenzero, una grande sfida, in quanto non avendo una ricetta precisa ha dovuto affidarsi al suo gusto e alla percezione dei sapori, per trovare la combinazione perfetta di ingredienti”.

Il successo della pasticceria oltre i social

Oggi essere social non basta: le forme, i colori, l’estetica, il design, debbono andare di pari passo con la concretezza e la solidità della proposta. È la tecnica, la qualità delle materie prime, la capacità di mixare intelligentemente gli ingredienti, il dosaggio sempre più oculato di zuccheri e grassi a fare un buon pasticcere. E, in Italia, abbiamo tante eccellenze: la lista degli indirizzi giusti cresce di anno in anno!” assicura Laura Mantovano, direttore editoriale della Guida.

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