Si sono conclusi i lavori di scavo della galleria “Santa Lucia”, opera fondamentale per completare l’ampliamento dell’autostrada A1 tra i Comuni di Calenzano e Barberino di Mugello. Questo tunnel è da record: è la più lunga galleria a 3 corsie realizzata in Europa e una delle 5 più grandi al mondo per dimensione complessiva. È dotata di avanzati sistemi high-tech per il controllo in tempo reale della viabilità. Ed è stata costruita con la fresa escavatrice più grande mai utilizzata in Europa.
L’investimento necessario per la realizzazione di questo nuovo tunnel, lungo ben 8 chilometri, è pari a 1 miliardo di euro e fa parte di un più ampio piano di 7,4 miliardi di euro che interessa l’A1 nella tratta Bologna-Firenze, piano che è già attuato da Autostrade per l’Italia per circa l’80%.
Per quanto riguarda la viabilità, la “Santa Lucia” rappresenta la naturale prosecuzione della Variante di Valico, nell’ambito del progetto di ampliamento dell’A1. Nello specifico, nella tratta tra Incisa e Barberino di Mugello sono attualmente in corso di realizzazione tre corsie ex novo in direzione Sud per un totale di 17,5 km, con il contemporaneo recupero delle carreggiate esistenti (a due corsie con emergenza), destinate alla direttrice Nord. L’apertura al traffico della nuova galleria, previsto per la metà del 2021, consentirà una significativa riduzione dei tempi di percorrenza nel collegamento Nord-Sud del Paese e una migliore esperienza di viaggio per gli automobilisti.
Il nuovo tunnel è stato scavato impiegando le più avanzate tecnologie e competenze ingegneristiche disponibili. In questi tre anni, che sono stati necessari per completare lo scavo, è stata utilizzata la più grande e potente fresa escavatrice presente in Europa, sia per dimensioni che per capacità di prestazione. Un macchinario ad altissima resa tecnologica, lungo 23 metri e dotato di una testa di scavo di quasi 16 metri di diametro, con una dimensione complessiva pari a circa 200 metri quadrati e una potenza totale di 12.000 kW. Ciò ha permesso una velocità di avanzamento delle lavorazioni superiore di ben 10 volte rispetto alle tecnologie tradizionali.
Nello scavo è stata data massima attenzione anche alla sostenibilità ambientale sia per quanto riguarda il progetto dell’opera che per le metodologie di realizzazione e smaltimento dei materiali di scarto. Rispetto al tracciato iniziale approvato nel 2009, che prevedeva lo scavo di ben 9 gallerie, Autostrade per l’Italia ha introdotto nel tempo una variante progettuale che ha portato alla realizzazione di un solo fornice, capace di unire l’imbocco della ex galleria “Le Croci” con l’imbocco sud dell’ex galleria “Ragnaia”, senza mai far venire alla luce il tracciato. Questa rielaborazione ha comportato benefici fortemente tangibili per il territorio, con una radicale riduzione delle aree individuate per l’espianto boschivo e del numero di espropri inizialmente previsti.
Alla realizzazione hanno lavorato, ininterrottamente, oltre 450 tecnici e operai specializzati, suddivisi tra Pavimental e altre 20 imprese affidatarie. Il cantiere di Barberino di Mugello è stato uno dei primi in Italia a lavorare secondo le misure di sicurezza imposte dal Covid19, come il distanziamento sociale ed effettuando controlli di temperatura, sanificazione continue dei luoghi in comune, oltre che a una rigida osservanza dei dispositivi di protezione personale.
La “Santa Lucia” inoltre è dotata di un innovativo sistema di controllo dello stato dell’infrastruttura e delle condizioni del traffico con appositi sensori, in grado di inviare informazioni in tempo reale agli uffici della Direzione di Tronco fiorentina di Autostrade per l’Italia. Si tratta, dunque, di una galleria con caratteristiche “green and hi-tech”.