Otto anni di mandato alla Galleria dell’Accademia di Firenze: da raccontare nel Report 2016-2024. La direttrice del museo Cecilie Hollberg ripercorre in un volume le tappe finali dei lavori nella struttura museale e i risultati di otto anni alla guida dell’istituzione culturale fino alla completa trasformazione di un luogo che ha acquisito grande valore in qualità e bellezza.
Non più, e non solo, il David di Michelangelo ma attraverso un’opera di valorizzazione di tutti gli spazi del museo pur ruotando attorno al simbolo della Galleria e soprattutto dell’identità nazionale. Un progetto per rendere l’intera collezione più accessibile e godibile, in linea con i nuovi gusti dell’utenza e con le innovazioni digitali.
I nuovi da record della gestione Hollberg
Durante il mandato di Cecilie Hollberg, alla guida dell’istituzione dal dicembre 2015, la Galleria dell’Accademia di Firenze. Da una parte le attività di restauro, ristrutturazione e ammodernamento, dall’altra l’aumento del 42% del pubblico e il record di oltre due milioni di visitatori. Si è passati dai 1.415.397 del 2015 ai 2.013.582 del 2023 (con introiti cresciuti dagli 9.240.281,69 euro del 2015 ai 19.686.440,44 euro del 2023 con un aumento del 113%).
ll nuovo ingresso e la nuova facciata sono le ultime due tappe che concludono i grandi cantieri: grazie a questi interventi il museo ha migliorato i percorsi di accesso dei turisti, la fruibilità, la sicurezza e potrà aumentare la compresenza massima di persone all’interno.
Otto anni nel segno dei grandi cantieri
La preparazione dei grandi cantieri è iniziata nel 2016, dopo l’arrivo di Cecilie Hollberg. I lavori si sono sviluppati su 3000 mq del museo. Sono stati installati, sostituiti o sanificati 750 metri di canali di areazione e di climatizzazione e ristrutturati 130 metri di canalizzazioni. Sono state rinnovate le didascalie e gli allestimenti di varie sale, aperti varchi, finestre e porte per dare più respiro e offrire nuovi percorsi. In alcuni casi sono diventati “musei nel museo”: dalla Gipsoteca al Dipartimento degli Strumenti Musicali.
Sono state digitalizzate tutte le collezioni. Messi online documenti d’archivio d’artista e inventariata la biblioteca. Si è arrivati alla dematerializzazione del biglietto d’ingresso. Con l’Avvocatura di Stato sono state ottenute importanti vittorie per la tutela dell’immagine del David, un precedente apripista per tutti i beni culturali.
Sono state incrementate le collezioni con nuove acquisizioni, presentate mostre di ricerca importanti, pubblicati cataloghi scientifici, come il primo repertorio della pittura della Galleria dell’Accademia di Firenze.
Un luogo d’incontro tra arte e bellezza
“Abbiamo mantenuto l’inconfondibile identità dell’amato museo, trasformandolo nello stesso momento in un ambiente accogliente e inclusivo, un luogo vivo di incontro per godere di bellezze, arte, musica, ricerche, storia, discussione, istruzione, intelletto o diletto” ha dichiarato Cecilie Hollberg.
“Si tratta di un grande lavoro di squadra nel quale ogni singolo ha dato il suo contributo con dedizione, professionalità e passione. Siamo grati per aiuti e consigli da parte di esperti e professionisti esterni e per averci accompagnato negli anni per ottenere infine un museo unico arrivato nel XXI secolo e riconosciuto come tale a livello internazionale” ha concluso la direttrice.
Il bando per Galleria dell’Accademia e il Bargello
Hollberg ha confermato l’interesse per il concorso legato alla direzione di Galleria dell’Accademia e Museo del Bargello. “Parteciperò sicuramente al bando perché sono sempre molto amante di questo museo” ha ribadito. Cecilie Hollberg si è detta certa che la Galleria dell’Accademia “non verrà sconvolta dalla riforma” così come “il Bargello, nel quale la collega D’Agostino ha fatto un ottimo lavoro. Saranno entità riunite che manterranno sicuramente la loro singola identità“. Con la fine del suo mandato l’Accademia passa ora sotto il controllo Massimo Osanna, direttore generale dei musei dello Stato.
In merito a un suo possibile approdo al museo di Capodimonte – era nella terna del ministero della Cultura – qualora Eike Schmidt, attuale direttore in aspettativa, dovesse diventare sindaco di Firenze Hollberg ha risposto. “Non ho la sfera di cristallo – ha detto – ma il mio futuro comincia domani e vado a casa da mia madre. Poi ho tanti progetti di ricerca, tanti convegni che adesso posso finalmente preparare. Questo è il mio prossimo futuro”.