Un narratore del tutto particolare salirà sul palco del Teatro Goldoni di Firenze, da martedì 19 a domenica 24 aprile.
Sarà Gabriele Lavia a leggere Le favole di Oscar Wilde come solo un grande maestro del teatro può fare.
L’attorea sapientemente ricerca il pretesto per lasciarci abbandonare all’ascolto di storie fantastiche, che alludono alle contraddizioni di una moralità che condiziona spesso la nostra vita.
All’apice della notorietà lo scrittore inglese scrisse alcune fiabe per i figli Cyril e Vyvyan, allora bambini: sono storie malinconiche, popolate da personaggi memorabili.
Principi ingenui, regine in incognito, giganti insicuri, usignoli generosi, fattucchiere piacenti, razzi vanitosi e nani da circo: l’intento era quello di divertire e, soprattutto, educare i due bimbi a una vita giusta e felice.
Tra le righe, la difficoltà di mantenere una doppia vita, tra un matrimonio di facciata e l’omosessualità difficilmente occultabile.
Lavia grande interprete e regista ha scelto per il Teatro Goldoni di Firenze le favole Il Principe Felice e Un ragguardevole razzo.
La statua del Principe Felice e la piccola rondine non sono che due varianti del carattere di Wilde: mondano e godereccio l’una, malinconico e compassionevole l’altro.
Attraverso una critica alla società vittoriana inglese lo scrittore mette alla gogna politici, intellettuali cattedratici, una famiglia borghese.
Wilde esalta i bambini che nella loro ingenuità vivono di sogni e se la prende con chi, da intellettuale scettico e razionalista, ridimensiona le loro fantasie.
Un ragguardevole razzo è una novella sarcastica, una divertente satira dell’ipocrisia borghese: protagonista del racconto, infatti, è un razzo egocentrico ed arrogante.
Autoproclamatosi protagonista di uno spettacolo pirotecnico organizzato dal re, constaterà a proprie spese quanto sia poco saggio trattare gli altri in maniera irrispettosa e come l’arroganza, alla fine, non paghi.
Le favole di Oscar Wilde è uno degli ultimi spettacoli della stagione 2021/2022 del Teatro della Pergola che andranno in scena nella sala di Via Santa Maria 15.
Gli altri saranno La locandiera di Carlo Goldoni, diretta da Luca De Fusco (26 – 30 aprile) e Il canto dell’usignolo, poesie e teatro di William Shakespeare, con Glauco Mauri e Roberto Sturno (3 – 8 maggio).