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Frecciarosa: la prevenzione del tumore al seno viaggia in treno anche in Toscana

A ottobre torna l’iniziativa che prevede consulti di medici e volontari a bordo dei treni dell’alta velocità: si troveranno sui Frecciarossa diretti a Firenze ma anche sugli Intercity che viaggiano sulla costa toscana

L’iniziativa Frecciarosa

A ottobre arriva anche in Toscana Frecciarosa, il treno della prevenzione del tumore al seno. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione IncontraDonna e Ferrovie dello Stato Italiane e giunta alla 13esima edizione, lo scorso anno ha coinvolto 25mila viaggiatori, distribuito 15mila vademecum della salute ed effettuate più di mille prestazioni a bordo treno. L’obiettivo del progetto è favorire attraverso una serie di iniziative la prevenzione del carcinoma mammario, il più diffuso nel nostro Paese.

Medici e volontari per consulti a bordo

Per tutto ottobre, il mese internazionale per la prevenzione e la cura del tumore del seno, medici e volontari si troveranno a bordo dei treni ad alta velocità, ma anche su Intercity e regionali, per raggiungere un pubblico vasto e diversificato. L’obiettivo è effettuare consulti a bordo dei treni.

In Toscana saranno interessati alcuni Frecciarossa, con fermata a Firenze Santa Maria Novella,  mentre sulla linea Tirrenica i consulti avverranno su alcuni treni Intercity con fermate a Carrara Avenza, Massa Centro, Viareggio, Pisa, Livorno, Campiglia, Follonica e Grosseto.

Consulti anche online per tutto ottobre

Punto di forza del progetto è anche la distribuzione a bordo treno del “Vademecum della Salute”: una brochure informativa per corretti stili di vita mirata alla prevenzione oncologica. Quest’anno il booklet è stato anche tradotto in inglese ed è disponibile sul sito frecciarosa.it, dove saranno anche previsti teleconsulti due giorni a settimana per l’intero mese.

“L’iniziativa Frecciarosa rappresenta da ormai 13 anni un modello consolidato di sensibilizzazione della collettività e di prossimità alla popolazione volto a veicolare messaggi di salute e prevenzione su tutto il territorio nazionale a beneficio di una maggiore consapevolezza sui temi della salute e del benessere a tutela della società tutta – sottolinea la professoressa Adriana Bonifacino, presidente di Fondazione IncontraDonna – attraverso la distribuzione del Vademecum della Salute sui treni, e grazie al supporto dei nostri medici e dei nostri volontari, incoraggiamo e coinvolgiamo famiglie, donne, uomini, bambini e persone più anziane, a prendersi cura di loro stessi, contribuiamo a rafforzare il valore del nostro Sistema Sanitario Nazionale offrendo informazioni e diffondiamo la cultura della prevenzione.”

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